Marco e i suoi dipendenti lottano con ogni forza per poter rimettere in piedi la società caduta in fallimento un giorno con l’altro. Le decisioni di Marco lo portano ad allontanarsi dagli affetti più grandi, dall’amore della sua vita, Carla, dal momento che decide di tenerla all’oscuro dalla sua decisione di ipotecare la loro casa. Nella pellicola, Marco e Carla vivono un periodo separatamente. Lui vive nella sua ditta, dorme sul divano dell’ufficio fino a quando Carla decide di presentarsi in ditta e offrire il proprio aiuto. Da quel momento tutto sempre riprendere la giusta strada. Marco e Carla tornano a essere felici, Davide cresce in salute e la ditta riesce a vincere un appalto molto importante. La scena finale del film vede Davide, il figlio, protagonista: è lui che racconta la fine della vicenda del padre attraverso un tema scolastico. (Agg. Camilla Catalano)



MARCO COMBATTE PER LA DITTA, MA…

Marco, interpretato da Beppe Fiorello, fa di tutto per poter risollevare l’azienda per la quale ha lavorato per numerosi anni. Alla fine arriva alla decisione più sofferta, ma quella decisione che gli permetterà di vedere la vita nuovamente con entusiasmo. Marco decide di ipotecare la casa per avere un prestito di 400 mila euro. L’ipoteca della casa e il suo coraggio stimolano tutti i suoi colleghi scelti, da lui personalmente, per poter riportare l’azienda a brillare. Questa sua decisione, però, inclina i rapporti con sua moglie, Carla.  Lei non riesce a capire i sacrifici lavorativi del marito e non accetta che Marco abbia ipotecato la casa per poter riprendere in mano la società. (Agg. Camilla Catalano)



IL LICENZIAMENTO E LA NASCITA PREMATURA DEL FIGLIO

Marco è il personaggio ispirato alla vita di Enzo Muscia. In “Il mondo sulle spalle” il protagonista affronta tutti i problemi più gravi nello stesso periodo: il fallimento dell’azienda e la nascita prematura del figlio che nella pellicola viene chiamato Davide. Marco, in azienda da trent’anni, è l’operaio che più di tutti conosce il mestiere e il personale della ditta: riesce a far riprendere l’azienda con un regime minimo. È sempre lui a dover prendere la decisione più drastica per la ditta: scegliere 20 persone a cui dare la possibilità di rimanere a lavorare fino all’arrivo di un nuovo acquirente. Marco si divide su due problematiche e tutti i suoi sforzi per investire sulla sua azienda sono per il piccolo Davide che per tanti lunghi e interminabili mesi vive in ospedale. (Agg. Camilla Catalano)



ENZO MUSCIA E’ MARCO

Lui, Enzo Muscia, il mondo sulle spalle racconta di averlo preso davvero, quando affronta il fallimento dell’azienda per cui lavorava. Nel film è Beppe Fiorello a vestire i panni dell’imprenditore a partire dal 2008 quando ancora vestiva il ruolo di un operaio specializzato. Marco, con un nome inventato, si mostra subito uno dei più brillanti nel suo settore, ma anche il più affascinato dal suo mestiere. Il suo superiore nota le sue doti, la sua capacità e i suoi modi di relazionarsi con i clienti tanto che gli viene data una promozione che dà la possibilità a Enzo di frequentare un corso di inglese in cui incontra una ragazza incontrata per sbaglio su un pullman, colei che poi diventerà la compagna della sua vita. (Agg. Camilla Catalano)

BEPPE FIORELLO E’ UN EROE

Il mondo sulle spalle, in onda oggi, martedì 19 febbraio, in prima serata su Raiuno, racconta la storia di Enzo Muscia, cavaliere al merito della Repubblica Italiana che, improvvisamente, si ritrova a vivere quello che, negli ultimi anni, è stato un incubo per migliaia di persone ovvero il licenziamento. Il film tv, per la regia di Nicola Campiotti, racconta la battaglia quotidiana di un uomo che, improvvisamente, si ritrova a dover combattere per difendere quello che, per tutti, dovrebbe essere un diritto, ovvero il posto di lavoro. Dopo anni di gavetta e di esperienza, Marco interpretato da Beppe Fiorello, capisce di non poter buttare all’aria il suo lavoro e quello dei suoi colleghi. Con coraggio ed eroismo, decide così di prelevare la fabbrica in cui ha sempre lavorato trasformandosi da operaio a imprenditore per dare una possibilità non solo a se stesso, ma anche a tutte quelle persone che si sarebbero ritrovate senza un lavoro ad un passo dalla pensione. Nel cast accanto a Fiorello, Sara Zanier, Andrea Pennacchi, Stefano Rossi Giordani, Alberto Basaluzzo, Gianluca Gobbi, Viola Sartoretto, Claudia Penoni, Gianluca Ferrato, Antonio Zavatteri, Olivia Manescalchi ed Enrico Ianniello.

LA STORIA

Marco è un tecnico specializzato in assemblaggio di componenti video. E’ un lavoratore molto apprezzato sia dai colleghi che dai suoi superiori. Anche la sua vita privata va a gonfie vele. Marco, infatti, sta per diventare padre: la moglie Cara, conosciuta sull’autobus per andare a lavoro, aspetta un bambino. Improvvisamente, però, la vita di Marco cambia. Carla ha un parto prematuro e il figlio nasce con una malformazione cardiaca. Come se non bastasse, la fabbrica in cui lavora annuncia a chiusura. Marco, però, decide di non arrendersi e accetta la proposta del curatore fallimentare: a fabbrica resterà aperta per un anno e a portare avanti il lavoro sarà proprio Marco con un gruppo di colleghi, ma dev’essere Marco a scegliere le persone con cui lavorare. Si tratta di una scelta difficile perchè significa togliere la sicurezza di uno stipendio a persone di cui conosce praticamente tutto. La speranza è che qualche imprenditore si faccia avanti per acquistare la fabbrica. Superati i dodici mesi, però, nessuno ha avanzato offerte e il curatore fallimentare non ha altra scelta che far chiudere la fabbrica. Marco, però, ancora una volta, decide di combattere per il proprio lavoro: dando in garanzia la propria casa, riceve il capitale necessario per rilevare l’azienda. Quando, però, Carla lo scopre, Marco si ritrova a combattere da solo, senza l’appoggio della sua donna, ma al suo fianco ha tutti gli operai che ora contano su di lui.

LE PAROLE DI BEPPE FIORELLO E DEL REGISTA NICOLA CAMPIOTTI

Beppe Fiorello torna in tv per dare voce e corpo a quello che è considerato un eroe moderno ovvero Enzo Muscia, dotato di un coraggio che non tutti avrebbero avuto al suo posto come spiega lo stesso Fiorello. “Per calarmi nel personaggio Muscia – spiega Fiorello a Leggo – mi sono chiesto che cosa avrei fatto al posto suo. E vi confesso che io quel coraggio non l’avrei trovato. Enzo aveva pure un problema personale, gli era appena nato un bambino, prematuro e quindi bisognoso di supporto. Ha navigato in un mare agitato, un uomo tra due fuochi, ha tenuto l’impegno con la fabbrica e come padre. Di mio ci ho messo la voglia di non mollare mai”. Il regista Nicola Campiotti, dopo aver incontrato Enzo Muscia e aver ascoltato il suo racconto, non ha avuto dubbi sulla necessità di realizzare un film su una storia d’amore, amicizia e di coraggio più che mai attuale. “Avevo una storia tra le mani che mi entusiasmava e mi emozionava, perché non parlava soltanto del mondo operaio e il mondo dell’impresa nel nostro Paese al tempo della crisi e della globalizzazione, ma mi parlava in qualche modo dell’Essere Umano(!), della possibilità concreta che ciascuno di noi ha di cambiare il destino delle cose anche quando tutto sembra ineluttabile e inesorabile”, si legge nel comunicato della Rai.