Il Festival di Sanremo 2019 è ormai alle spalle e i cantanti sono pronti a continuare i rispettivi percorsi, grande soddisfazione per Enrico Nigiotti: il cantautore toscano si è classificato al decimo posto con la sua “Nonno Hollywood” ed ha raccontato la sua gioia ai microfoni de La Nazione. «Il dover cambiare teatro per la folla? Sono strafelice, una sensazione bellissima. Già aver riempito il Puccini era un successo, adesso… Per me il Verdi era un luogo mitologico. Sapere che suonerò lì…», esordisce l’ex concorrente di Amici e X Factor, che aggiunge: «Fare Sanremo è stato un dono del cielo. E poi proprio con questa canzone, puoi immaginare l’orgoglio personale. Insomma: l’album va bene, le date vanno bene… direi che Sanremo ha chiuso un cerchio e ne ha riaperto un altro».
ENRICO NIGIOTTI: “NONNO HOLLYWOOD E’ UN FILM MUSICALE”
Prosegue sulla sua canzone: «Questa canzone è quasi un film musicale, va ascoltata e soprattutto ‘sentita’. Non è un canonico pezzo sanremese, è condito da tanta emozione e se è andato bene è perché ho cantato quello che sentivo. Un po’ lo temevo, che risultasse troppo personale, ma era quello che provavo in quel momento». Nella serata dei duetti Enrico Nigiotti ha cantato al fianco di Paolo Jannacci e Massimo Ottoni: «Perso il derby con Motta? E’ vero, ma la serata dei duetti è una festa, canti senza ansia. Ho scelto di non portare una seconda voce perché il pezzo è così, intimo, volevo qualcuno al piano e diciamo che Jannacci lo ‘suonicchia’… (ride, ndr)». Una battuta sulla polemica sulle giurie: «Non mi interessa. Io poi non ho mai vinto niente, solo un premio molto importante come il Lunezia. Ma voglio dire che bisogna proprio smaniare per vincere per interessarsi a questa polemica. Comunque mentre sei lì non capisci cosa sta accadendo fuori dall’Ariston, sei come chiuso in una bolla».