Chiara Martegiani e Valerio Mastandrea non sono solo fidanzati, ma anche colleghi. Chiara, infatti, è la protagonista del film da regista di Valerio. “E’ bella, giovane anche se la gente mi dice: ma come fa? Ma anche lei è un personaggino. Diciamo che il rapporto è paritario”, spiega l’attore che ammette di non essere molto facile da gestire. L’amore tra i due, però, non è nato sul set. “Io e Chiara eravamo già fidanzati da un anno perché è facile innamorarsi di un’attrice sul set, ma è difficile mettere in crisi il rapporto ed è quello di cui avevo paura” – spiega l’attore che poi svela come ha chiesto alla compagna di lavorare con lui – “Eravamo a Napoli e siamo andati a cena e le ho detto: ti devo dire una cosa bella e anche terribile. Lei ha pensato che l’avessi tradita e poi le ho chiesto se le andava di fare Carolina, il personaggio del film. Lei era felice mentre io ero imbarazzato e avevo un po’ di nauseato”, spiega. L’attore, poi, chiarisce perché ha scelto Chiara come attrice del suo film: “l’ho conosciuta che faceva l’attrice già da un po’. Quando l’ho incontrata ho scoperto un nuovo modo di fare l’attrice perché vedo la sua ansia nel preparare i provini e la sua frustrazione quando non li supera e le ho dato questa opportunità non per pietismo, ma perché spero che possa cominciare a lavorare come merita (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Da Amici al set cinematografico
Chiara Martegiani ha 36 anni, è un’attrice molto nota nel mondo del cinema ed è la compagna di Valerio Mastandrea. Figlia di due dentisti riminesi, è stata la protagonista del primo film che ha visto Mastandrea alla regia, “Ride”, e da quel momento la sua popolarità ha subito una verta e propria impennata. Nel suo ricchissimo curriculum trovano spazio pellicole come “La terra e il vento” del 2017, “Maternity Blues – Il bene dal male”, del 2012 e “Meno male che ci sei” del 2008, ma anche una piccola esperienza nella scuola di Amici, dove però, a causa di un’eliminazione, non è riuscita ad accedere alla tanto agognata fase del serale. «Dispiaciuta per essere durata solo un mese? No. Amici non mi ha cambiato la vita», ha raccontato l’attrice in un’intervista concessa a Vanity Fair, «pensavo di andare a fare una scuola, invece il programma, ovviamente, punta soprattutto a fare spettacolo: polemiche, discussioni, sfide. Che cosa voglia dire studiare recitazione l’ho imparato dopo»
Sul set con Valerio Mastandrea
Per calarsi nel ruolo che nel film “Ride” l’ha vista protagonista, Chiara Martegiani ha dovuto cambiare il suo aspetto. Per la parte ha infatti adottato un caschetto molto corto, oltre a un decisivo cambio di look. Ma in quale occasione il suo compagno Valerio Mastandrea le ha proposto di diventare il personaggio principale del suo primo film da regista? A rispondere a questa domanda è proprio l’attore, in una recente intervista a Vanity Fair: «La invito a cena e all’appuntamento le dico: “Ti devo dire una cosa terribile, ma anche bella: potresti fare la parte, te la senti?” – ha ricordato Mastandrea – e mentre le parlo lei si commuove e a me viene da vomitare. Una bella scena. Digiuniamo e paghiamo il conto senza aver mangiato». Passare lunghe ore insieme sul set, non è stato semplice: «Mettere il rapporto, un rapporto lungo un anno e mezzo, alla prova del set e confrontarmici è stato un gesto, credo, di grande maturità – rivela l’attore – Era come provare a dire uniamoci davvero, entra nella mia vita, mettiamoci insieme come facevamo a 16 anni».
“Non sapevo dove sbattere la testa”
Chiara Martegiani avrebbe dovuto studiare architettura a Ferrara, ma già da giovanissima la passione per i cinema l’ha condotta a percorrere una strada molto più tortuosa: «All’università ci sono andata un mese, più o meno – racconta l’attrice a Rolling Stones – in realtà volevo tentare le audizioni per Amici di nascosto, perché non sapevo da dove iniziare dalla mia piccola realtà riminese. L’avventura è durata poco e mi sono buttata a fare provini con molta incoscienza; per entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia, per esempio, mi sono preparata in tre giorni». Dopo il primo ruolo nel film “Un gioco da ragazze” di Matteo Rovere, però, ha avuto un lungo periodo di stop, che l’ha portata a lasciare l’Italia e a restare all’estero per ben tre anni: «avevo perso parecchia motivazione, tant’è che poi me ne sono andata […] tra Londra e Barcellona, non sapevo dove sbattere la testa, perché questo è un mestiere che, se non lavori, ti ammazza psicologicamente».