Si continua a parlare di quanto è accaduto a R. Kelly e non solo del fatto che si è costituito definendosi innocenti ed estranei ai fatti ma anche per via di quelli che sono i reati a lui ascritti. Secondo quanto ha rivelato in conferenza stampa venerdì pomeriggio il procuratore Kim Foxx sembra che si tratti di dieci accuse di abusi sessuali circoscritti ad un periodo di tempo che va dal 26 maggio 1998 al 31 gennaio 2010, meno di due anni. Le cose hanno ricevuto una svolta nel corso della scorsa settimana quando l’avvocato Michael Avenatti ha affermato di aver consegnato alle autorità di Chicago alle autorità un video della durata di 42 minuti e 45 secondi contenente due scene in cui un uomo, “che sembra essere R. Kelly”, è alle prese con diversi atti sessuali con una ragazza di 14 anni almeno secondo quanto si evince da quello che lui e lei dicono nel video. Lui continua a ritenersi innocenti e non vede l’ora di affrontare il processo e uscirne pulito.
DAL DOCUMENTARIO ALLE SBARRE
R. Kelly è finito nei guai, grossi guai e non solo per via delle accuse che gli sono state mosse nel documentario “Surviving R. Kelly” ma anche per quanto è successo nelle ultime ore. Dopo essere stato licenziato a Sony Music e RCA e l’inizio delle indagine sui presunti abusi sessuali, il musicista è finito con le spalle al muro e proprio ieri si è costituito “sotto shock ma dichiarandosi ancora innocente”, almeno secondo quello che ha riferito il suo avvocato dopo l’arresto. Le cose sono cambiate perché se in un primo momento si è parlato di abusi sessuali consumati da R Kelly su alcune donne adesso si parla di abusi su minori. In particolare, dopo il documentario a puntate che a marzo arriverà su Sky, se la messa in onda sarà confermata, il rapper è stato incriminato per abuso sessuale aggravato.
R. KELLY CONTINUA A DICHIARARSI INNOCENTE
A riferirlo alla stampa è stato il procuratore di Chicago, Kim Foxx, lasciando intendere che i capi d’accusa potrebbero valergli da tre a sette anni di reclusione, almeno secondo il New York Times. Il 52enne vincitore di tre Grammy nel 1998, si è costituito sotto shock ieri notte dopo aver scoperto che a suo carico, tra i capi di accusa, ci sono almeno tre denunce per presunte vittime minorenni, ragazzi tra i 13 e i 17 anni, anche se lui continua a professarsi innocente. R. Kelly conferma la sua innocenza e sarebbe “incredibilmente deluso e depresso” per tutta questa situazione. Stando agli ultimi report diffusi dal Chicago Sun Times sembra che R. Kelly si presenterà in tribunale per l’udienza il prossimo 8 marzo. Cosa succederà fino ad allora? Alla fine Kelly ammetterà le sue presunte colpe o verranno a galla alcuni dettagli che lo renderanno di nuovo liberi.