“I ragazzi del bosco di Rogoredo”, si chiama così l’inchiesta firmata da Fabrizio Corona per Non è l’Arena di Massimo Giletti. «Avevano il dolore e la sofferenza, questi ragazzi hanno la morte vicino», ha spiegato l’ex re dei paparazzi. «Nel bosco ci sono ragazzi disperati che vanno lì perché è l’unico posto in tutta Europa dove con 1 euro puoi comprare eroina e cocaina». Ma Fabrizio Corona nello studio di Massimo Giletti ha affrontato anche il delicato tema del rapporto con la madre: «Ho creato un muro per non soffrire in carcere. Le ore dei colloqui non erano di conversazione, ma affrontavamo i problemi». Poi l’ex re dei paparazzi è entrato nello specifico, rivelando di aver accusato il colpo degli anni trascorsi in carcere. «Quest’anno ho sentito la “botta” degli anni di galera che ho vissuto, le emozioni che avevo bloccato per non soffrire. Questa galera mi ha reso molto più cattivo, non riesco a voler bene alle persone come prima, divento insofferente. Mi succede anche con le donne: non ho più la capacità di dedicare me stesso agli altri, penso solo a me stesso». (agg. di Silvana Palazzo)
FABRIZIO CORONA A NON È L’ARENA
Fabrizio Corona
torna a “Non è l’Arena” per un nuovo servizio sullo spaccio di droga. Il programma di Massimo Giletti non ha anticipato molto su quanto andrà in onda stasera su La7, ma su Twitter ha condiviso un video nel quale l’ex paparazzo sembra parlare con una persona tossicodipendente. «Le comunità sono prone a prenderti. Ti porto io, vuoi venire con me? Ho le telecamere in macchina ma ti porto in comunità», sono le parole catturate nel video che anticipa il servizio che andrà in onda nella puntata di oggi di “Non è l’Arena”. Qualcosa comunque ha dichiarato lo stesso Fabrizio Corona nelle scorse ore: «Il servizio vi farà capire quali sono le cose vere. Guardate, voi che giudicate da lassù», questo il commento dell’ex re dei paparazzi sui social, in particolare tra le sue Instagram Stories. Ma già nei giorni scorsi era trapelata qualche indiscrezione in merito ad un suo nuovo servizio sullo spaccio di droga. Il 14 febbraio scorso si è parlato infatti di una persona fermata al boschetto della droga di Rogoredo e denunciata dai carabinieri perché in possesso di una pistola rubata. Si tratta di un imprenditore che ha dichiarato di essere andato lì per aiutare la troupe di Fabrizio Corona.
FABRIZIO CORONA E LA GIUSTIZIA, NUOVI GUAI GIUDIZIARI
Ma Fabrizio Corona nelle sue Instagram Stories ha affrontato un altro tema delicato, in questo caso più personale. Ci riferiamo al processo per il mancato pagamento degli alimenti al figlio. La Procura di Milano ha infatti mandato a processo con citazione diretta a giudizio Fabrizio Corona per il presunto mancato pagamento dell’assegno mensile – di circa 4.500 euro – per il figlio Carlos Maria per un anno tra l’aprile 2014 e l’aprile del 2015. La prima udienza è stata fissata per la prossima primavera. «I miei problemi con la giustizia non finiscono mai, anzi la giustizia non smette mai di rompermi i c… Affronteremo questa, come abbiamo affrontato tutto il resto, perché niente ci fa paura. E siamo sempre qui pronti a combattere», ha dichiarato l’ex re dei paparazzi sui social. Successivamente si è lasciato andare ad una riflessione che è sembrata legata proprio ai suoi problemi con la giustizia, visto che a questa ha fatto riferimento. «Le cose si apprendono non solo dall’esperienza, non solo dalla ragione, ma guidati da un’entità superiore che è Dio. Ma Dio non è la giustizia e la giustizia non è Dio», ha dichiarato Fabrizio Corona.
È stato a #nonelarena pochi mesi fa, dopo essere entrato nel bosco di Rogoredo. Sarà di nuovo con noi, perché in quel bosco infernale ci è tornato.
Domenica sera vi aspettiamo alle 20.30 su @La7tv, ospite
Fabrizio Corona. pic.twitter.com/zq9XEl3RqN— Non è l’Arena (@nonelarena) 22 febbraio 2019