Non sarebbero Iene se non facessero scherzi cattivi. E’ vero che, come si dice, scherzate coi fanti ma lasciate stare i santi (scherzi del genere a un calciatore musulmano ovviamente non avranno mai il coraggio di farli, le Iene) ma quello che viene fuori da questo episodio è che Beppe Bergomi è un gran padre e un uomo di grande temperamento. Tutto nasce dal fatto che il campione del mondo 1982 è un uomo che sin dai tempi dell’oratorio è rimasto cattolico praticante, dei suoi due figli però solo il maschio lo ha seguito in questa esperienza, la figlia a quanto pare no. Così lo scherzo viene costruito sul fatto che la figlia improvvisamente comincia a seguire un corso di preghiera e avvisa il padre che sente delle “voci” misteriose che comunicano con lui. Bergomi appare subito preoccupato, evidentemente sa bene che “sentire voci” è il primo segno di schizofrenia, cioè pazzia, e chiede di incontrare il prete che guida questo gruppo di preghiera, temendo anche che sia una setta di quelle che fanno il lavaggio del cervello. Dimostra cioè di avere una fede seria e non visionaria. Il sacerdote gli fa incontrare uno a uno dei ragazzi che hanno seguito i consigli della figlia grazie alle voci che lei sentirebbe.
INVITATO A GIOCARE NELLA SQUADRA DELLA MADONNA
Sono casi limite: Sara ha fatto delle profezie a degli altri ragazzi, consigliandoli sempre in maniera sbagliata: dalla ragazza che ha sbagliato a scegliere il lavoro, al ragazzo che ha perso il cane, fino al tifoso juventino che – sempre su consiglio di Sara – si è giocato 5mila euro sul triplete della Juventus. E’ quest’ultimo caso quello più riuscito, il ragazzo vuole che Bergomi lo rimborsi per i soldi, al che lui gli dice chiaramente che uno che segue i consigli della Madonna per giocarsi soldi sul triplette della Juventus è uno che ha dei problemi e in sostanza lo manda a quel paese. Qua si vede la fede semplice ma intelligente dell’ex giocatore di calcio: quando mai la Madonna manderebbe dei messaggi di questo tipo? Il culmine arriva quando si presenta una suora che gli dice di aver fatto sesso perché glielo ha detto la figlia. Bergomi è scioccato, è convinto che la figlia sia impazzita, quando rimasto solo comincia a sentire voci anche lui, è la Madonna che gli dice che giocherà “nella sua squadra, una squadra della Madonna”. Spaventato a morte “lo zio” fugge dalla stanza quando sbucano la figlia e le Iene. Lui ancora scosso li guarda stralunato. Alla fine di tutto Bergomi dimostra che la sua fede può essere messa alla prova, na non cade nel trucco e che è anche un ottimo padre.