Francesco Scianna è il protagonista del nuovo film giallo “C’era una volta Vigata – La stagione della caccia” scritto dal genio di Andrea Camilleri e trasmesso lunedì 25 febbraio 2019 in prima serata su Rai1. Nel ruolo principale c’è il bravissimo Francesco che, intervistato dal settimanale DiPiùTv, ha raccontato di alcune difficoltà incontrate durante le riprese del film: “Un giorno dovevo recitare battute molto lunghe, ma il vento ci stava facendo diventare pazzi. Era la scena più difficile e intensa, i dialoghi rischiavano di non essere registrati in modo chiaro, con quel rumore. Alla fine ci sono riuscito”. Non solo, l’attore italiano ha anche raccontato per la prima volta di una speciale passione per Charlie Chaplin, che considera come un angelo custode: “Mi dà serenità come un amico che ti resta accanto nei momenti più difficili. Nei momenti più duri ho pensato a lui”.



Francesco Scianna: “da ragazzino ero timido”

E’ considerato uno degli attori più sexy del panorama cinematografico italiano. Parliamo di Francesco Scianna che, dalle pagine di Vanity Fair, non ha nascosto di esserne lusingato anche se: “non mi considero affatto un seduttore. Certo, se piaccio sono contento, sono un po’ narciso. Altrimenti non avrei potuto fare l’attore”.  Da ragazzino, infatti, Francesco era molto timido e impacciato: ” ho trovato dei filmini di famiglia di quando frequentavo le medie e mi sono sorpreso, sembravo quasi estroverso. Dai 14 anni, invece, ricordo di avere avuto un blocco emotivo. Mi vedevo orrendo, sono cresciuto a scatti, immagini un gran naso su un fisico mingherlino. Per compensare, gonfiavo il ciuffo a dismisura”. L’attore ha raccontato di come il fratello lo chiamava topo, mentre la madre cercava di tirarlo su dicendogli che la sua faccia era da maschera greca. Poi tutto è improvvisamente cambiato: ” verso i 24 anni tutto si è assestato e anche con le ragazze è andata meglio”.



“La passione per il mio mestiere è nata guardando i film”

Il cinema è entrato nella vita di Francesco Scianna in punta di piedi. “La passione per il mio mestiere è nata guardando i film. Mio padre è ingegnere, mia madre insegnante: non c’entravano niente con lo spettacolo. Ma mi hanno aiutato a vincere tutte le paure” ha rivelato a Vanity Fair. La famiglia c’è sempre stata anche quando a 15 anni è salito sul palcoscenico in teatro con la paura di vomitare: “Ho chiesto al regista di chiamare un’ambulanza. Lui mi ha risposto: “Prima, però, ti faccio salire sul palco a calci”. Ho fatto lo spettacolo con l’ambulanza che mi aspettava fuori. Però ho imparato che spesso sono le nostre insicurezze a essere il miglior trampolino”. Oggi la sua carriera ha preso una piega inaspettata al punto da superare i confini nazionali ed arrivare anche ad Hollywood dove ha recitato in “Ben Hur” nel film “Maria Maddalena” di Garth Davis.

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