è tornata a parlare del suo “sogno” sulla televisione italiana, ma le dichiarazioni rilasciate a Vieni da me hanno fatto discutere. La stessa showgirl è intervenuta nelle ultime ore sulla polemica accusando i giornalisti di non aver ricostruito correttamente questa parte della sua intervista da Caterina Balivo. «Esempio classico di manipolazione di una notizia», ha scritto su Twitter Lorella Cuccarini. Cosa ha detto esattamente? Si parlava dei suoi inizi e di quella tv così diversa da quella che vediamo oggi. «Sono passati trent’anni, era una tv diversa, molto artigianale». E fin qui niente di strano. Poi arriva un’affermazione ambigua: «Era fatta di persone e figure italiane che creavano una televisione solo italiana». C’è chi ha parlato di razzismo, chi ha intravisto concetti “sovranisti”. Molto più semplicemente la Cuccarini si è espressa male. Parlava infatti di uno “stile italiano” nel fare tv. Quello per intenderci di Baudo, Bongiorno, Corrado e Frizzi, giusto per citarne qualcuno. Uno stile italiano che è un po’ svanito nel tempo con l’avvento di programmi presi da format stranieri.
LORELLA CUCCARINI, SFOGO SOVRANISTA SULLA TV ITALIANA?
Lo ha precisato la stessa Lorella Cuccarini su Twitter rispondendo ad un utente che aveva avanzato questa interpretazione. «Non solo nei conduttori, ma soprattutto nelle professionalità coinvolte. Era una televisione artigianale, che nel mondo era considerata un modello…». E in effetti nell’intervista a Vieni da me aveva poi chiarito il concetto che inizialmente non era chiaro. «Io parlo di tipologia di televisione. Oggi la globalizzazione ha portato la tv ad essere uguale dappertutto. I format sono uguali qui come in Spagna, in Inghilterra, in America. Prima la tv italiana era italiana, ed era una delle migliori del mondo, perché esprimeva grande capacità creativa. Parlo delle maestranze come delle direzioni generali». E come darle torto? Basta pensare ai talent e ai reality, importati dall’estero. I programmi originali degli ultimi anni sono davvero pochi. Ed è a questo che si riferiva – giustamente, aggiungiamo noi – Lorella Cuccarini.