Damiano Carrara è ormai un volto dal quale molti aspiranti pasticceri prendono ispirazione. Per loro, il volto di Bake Off e Cake Star ha un consiglio: “Sicuramente di studiare le basi e cercare di migliorarsi costantemente, senza mai dare nulla per scontato.” ammette nel corso dell’intervista rilasciata a larno.it. Altra curiosità che svela Carrara nel corso dell’intervista è il suo dolce preferito e chi si aspetterebbe una sua creazione o comunque qualcosa di molto particolare rimarrà invece deluso. Damiano Carrara infatti confessa che il suo dolce preferito è “Il tiramisù. Mi ricorda la mia infanzia!” Tecniche complesse ma gusti molto semplici, quindi, per il bel Damiano Carrara. (Aggiornamento di Anna Montesano)
“PRIMA DI FARE IL PASTICCERE FACEVO…”
Damiano Carrara è sempre più protagonista della tv italiana. Se ieri è stato ospite di Caterina Balivo a Vieni da me (sotto l’intervista), oggi il pasticcere torna con Cake Star su Real Time al fianco di Katia Follesa. Non tutti sanno che prima di diventare un bravo e noto pasticcere, Damiano Carrara ha fatto un lavoro molto diverso da questo. “Facevo il metalmeccanico. – ha raccontato a larno.it – Poi, una volta che mi assunsero a tempo pieno, mi dimisi. Avevo capito che non faceva per me.” A cambiarlo è stato sicuramente l’esperienza in America: “Ho iniziato da bartender e poi dopo qualche anno mettendo via tutti i miei risparmi ho poi investito con mio fratello in una piccola pasticceria Italiana. Piano piano abbiamo conquistato tutti con i nostri dolci italiani.” ha ammesso. (Aggiornamento di Anna Montesano)
DAMIANO CARRARA A VIENI DA ME
Dopo i racconti e l’ironia di Jerry Calà, Caterina Balivo incontra Damiano Carrara per raccontare la sua storia. Damiano Carrara, classe 1985, nasce a Lucca si trasferisce negli Stati Uniti per realizzare i suoi sogni. L’apertura di un piccolo laboratorio di pasticceria gli permette di realizzare il suo sogno. “Sono andato via dall’Italia a 19 anni. Il primo lavoro all’estero è stato il bartender” – ricorda Damiano Carrara. “In Italia mi sono ritrovato ad essere licenziato, un mese a casa e poi riassunto. E’ stata una bella botta per me perchè non me l’aspettavo, ma quella è stata la spinta che mi ha dato l’input per reagire. Dopo due settimane mi hanno rinnovato il contratto a tempo indeterminato. Tre giorni dopo mi sono licenziato e sono andato a vivere in Irlanda non conoscendo neanche l’inglese. L’Irlanda è stata una piccola parentesi che mi è servita per capire che un ragazzo ha bisogno di fare un’esperienza del genere. Dopo sono tornato in Italia e poi ho avuto l’opportunità di partire di nuovo e ho fatto un mese a New York, un mese a Los Angees e un mese a Las Vegas. Poi ho detto torniamo in Italia perchè qui è un casino”, ricorda il pasticcere più famoso d’Italia. “Ma non ho mollato: ho pagato l’affitto ad una signora per farle tenere tutte le mie cose. Torno in Italia, lavoro per un mese e mezzo. Torno in America e trovo lavoro come bartender. Era il 21 gennaio 2008. In Italia era rimasto mio fratello, pasticcere. Abbiamo messo insieme tutte le nostre energie e soldi in un piccolo negozietto in California e da lì è partito tutto“, aggiunge ancora.
DAMIANO CARRARA: DA UNA PICCOLA PASTICCERIA AL SUCCESSO
Il vero pasticcere, il fratello, dopo l’apertura della pasticceria, ha cominciato ad insegnare a Damiano Carrara a fare i dolci. Per lui arriva così i messaggio della mamma: “Dami sono molto contenta e orgogliosa per tutto quello che sei riuscito a realizzare finora. Ti mando un abbraccio fortissimo e spero che tu riesca a realizzare tutti i suoi sogni”, dice la mamma. “Il primo programma arriva nel 2015. Eravamo otto concorrenti con tre giudici. Io e mio fratello siamo andati a fare il provino: prendono me e non lui. Non ho vinto, ma sono arrivato in finale”. Arriva così la popolarità anche con altri show. Successivamente diventa giudice anche nella versione americana di Bake Off – Dolci in forno. Da lì al ritorno in Italia come la nuova star dei dolci il passo è breve. Damiano, ora, si divide tra l’America e l’Italia. “Ora il nostro mondo è cambiato. In America abbiamo due negozi e ne stiamo aprendo un terzo. Poi abbiamo un laboratorio e una ditta per importare tutti i prodotti che distribuiamo poi alle nostre pasticcerie”, spiega Damiano.