Se c’è una lista di giochi capaci di appassionare grandi e piccoli, tra i primi posti stanno sicuramente i mattoncini Lego. Perché chi si diverte a costruire dando libero sfogo alla propria fantasia non sono solo i bambini, ma anche gli adulti, molti dei quali ne sono divenuti veri e propri cultori e hanno persino fondato delle autentiche associazioni con eventi di raduno annuali. Di conseguenza un film che abbia a soggetto i mattoncini Lego si trova a dover soddisfare le aspettative di un pubblico estremamente vasto, anche solo per età. Proprio queste aspettative sembra soddisfarle il nuovo The Lego Movie 2, dalla scorsa settimana nelle sale cinematografiche italiane.



La trama è semplice: il paese di Bricksburg viene ripetutamente invaso da incursioni del Lego Duplo, che distrugge case, palazzi, infrastrutture, lasciando dietro di sé solo macerie, aree desertiche, tanto che il nome del paese è stato modificato in Apocalisseburg. Gli abitanti, dopo tante distruzioni, sono diventati rabbiosi, sospettosi e aggressivi e solo il protagonista Emmet Mattonowski, mastro costruttore, riesce a conservare uno spirito semplice e ottimista, con la voglia di costruire cose belle e di vivere insieme alla sua Lucy. Ma quando i suoi amici, tra cui Batman (doppiato da Claudio Santamaria), e Lucy stessa verranno rapiti da un’astronave aliena Duplo, Emmet si troverà a dover lottare e a mettere in discussione tutti i suoi ideali. Non riveleremo oltre la trama, perché sinceramente ci auguriamo che possiate andare a vedere questo film davvero spassoso.



Ci teniamo solo a focalizzare alcuni punti. Prima di tutto il film si svolge su un doppio binario, in cui le scene con mattoncini Lego animati sono sapientemente interrotte da scene che mostrano il mondo normale come in un film consueto, ed è proprio questo mondo normale che permette di capire quello che avviene nel mondo animato Lego, senza creare la benché minima confusione nello spettatore.

La storia è ricca di colpi di scena che tengono viva l’attenzione, se mai qualcuno riuscisse ad annoiarsi di fronte alle costruzioni Lego che nella pellicola si disfano e si costruiscono di continuo davanti ai nostri occhi. Scaltra idea della produzione del film quella di mostrare i numeri di serie dei mattoncini usati di volta in volta nelle costruzioni, quasi a spronare il pubblico a cimentarsi esso stesso nel gioco, suggerendo che basta un po’ di fantasia ed è possibile creare qualunque cosa con i Lego.



Dettaglio non trascurabile, è che i dialoghi dei personaggi sono ricchi di battute umoristiche, grazie alle quali il pubblico riesce a divertirsi molto. Inoltre, va segnalata l’introduzione di un elemento di novità non presente nel primo Lego Movie: un viaggio nel tempo che vedrà il protagonista Emmet confrontarsi con un se stesso del futuro, cresciuto e profondamente cambiato dagli avvenimenti. Questo espediente consentirà al film di lasciare un messaggio positivo: gli eventi negativi, che a volte ci troviamo a dover vivere, non riusciranno a farci perdere quanto di positivo c’è in noi se la nostra vita potrà contare su dei valori forti quali l’amicizia, la solidarietà, la lealtà.

Ecco quindi un film piacevole, a tratti comico, per tutti, con la pretesa di convincerci che con i sentimenti buoni e positivi si vince sempre e la vita è migliore. In questo tempo di rabbia, paura, diffidenza, chissà che non iniziamo a prendere in considerazione una via alternativa.