E’ morto Giampiero Artegiani, noto per essere l’autore di Perdere l’amore. A poche ore dall’inaugurazione della sessantanovesima edizione del festival di Sanremo, il cantautore, paroliere e discografico si è spento all’età di 63 anni a causa di una grave malattia. Lunghissima la carriera di Artegiani, ma il grande successo è arrivato senza dubbio nel 1988, quando appunto scrisse assieme a Marcello Marrocchi “Perdere l’amore”, canzone con cui Massimo Ranieri stravinse l’edizione di quell’anno del festival. La canzone ottenne un enorme successo che rimase intatto negli anni, visto che quel pezzo è divenuto un “classico” premiato anche come «La canzone più bella del ‘900» nell’omonima trasmissione televisiva. Un retroscena curioso attorno a questa canzone, visto che la stessa era già stata proposta per l’edizione di Sanremo del 1987, interpretata da Gianni Nazzaro, ma venne scartata dalla commissione selezionatrice perché ritenuta non idonea. Venne quindi contattato il grande cantautore napoletano, che diede nuova linfa vitale al pezzo, portandola al successo.
GIAMPIERO ARTEGIANI È MORTO: LA SUA CARRIERA
Fra Artegiani e Ranieri nacque quindi un sodalizio che proseguì anche negli anni successivi, con il primo che firmò altri pezzi negli album “Perdere l’amore” e “Un giorno bellissimo” del 1991, fino al 1995 con “La vestaglia”. Nel 1991 si piazzò invece settimo all’Eurofestival con il pezzo scritto in napoletano per Peppino di Capri “Comme è ddoce ‘o mare”, mentre nel 1994 creò la Squadra Italiam composta da undici veterani come Nilla Pizzi, Mario Merola, Wess, Jimmy Fontana… con cui partecipò a Sanremo. Nella sua carriera ha vissuto anche una parentesi da cantante, iniziata nel 1978 quando fu solista e chitarrista dei Carillon, il cui punto più alto fu il terzo posto raggiunto a Sanremo nel 1985, quando presentò da solo il brano «… E le rondini sfioravano il grano», che giunse sul gradino più basso del podio dietro a Lena Biolcati e a Aleandro Baldi. Nel 2009 fece un altro tentativo da solista, mentre nel 2017 riunì i Semiramis, la sua prima band rock con la voce di Michele Zarrillo.