Mario Tessuto, il cantante della canzone “Lisa dagli occhi blu” che ha venduto ben cinque milioni di copie, diventata emblema da mezzo secolo degli anni ’60, è dedicata ad una donna che, ancora oggi, è accanto all’artista. Lei si chiama Donatella, non ha gli occhi blu di Lisa, ma è il grande amore di Mario Tessuto. I due, ai microfoni di Vieni da me, raccontano il loro amore. Stanno insieme dal 1961, il loro è stato un incontro magico come racconta la stessa Donatella a Caterina Balivo che, dopo aver ascoltato i racconti d’amore di Stefania Sandrelli, raccoglie le dichiarazioni di una coppia che, da anni, vive un amore magico. “Io avevo 13 anni ed ero alla mia prima uscita pomeridiana con mio padre e mio zio. Mi hanno portata in un locale dove facevano musica jazz. Mi hanno affidata al direttore dicendo che era la prima volta che uscivo. Il direttore mi ha curato fino a quando non è entrato Mario Tessuto che mi ha guardata, mi ha chiesto un ballo, ma alle cinque del pomeriggio sono andata via. Lui mi ha chiesto il numero di telefono, ma io prendo un autobus e ho urlato dal finestrino il numero. Oggi siamo ancora qui”, racconta Donatella Tessuto.
MARIO TESSUTO E DONATELLA: “LA NOSTRA VITA CON UN FIGLIO DISABILE”
Da quel giorno, Mario Tessuto e Donatella non si sono più lasciati. Donatella ha così vissuto tutto della carriera di Mario, compreso il grande successo. Dal grande amore di Mario e Donatella sono nati due figli di cui uno, Giancarlo, un uomo di 47 anni, è disabile al 100%. Nonostante i problemi della vita, i due non solo non si sono più lasciati, ma si sono uniti sempre di più. “Avere un figlio speciale è una cosa molto bella, perchè, nonostante abbia questa disabilità, lui è il mio coccolone canterino. Dà tanta gioia alla famiglia” – racconta Donatela – “conosce tutte le canzoni e, a modo suo, le canta”, aggiunge Mario Tessuto. “In 47 anni, abbiamo sempre portato Giancarlo in tour con noi. Anche ultimamente, lui si siede vicino ai fonici, durante le feste di piazza, e sembra un addetto alle luci. Ed è meraviglioso perché per tutto i tempo in cui noi siamo sul palco, lui è lì e dà il via all’applauso” – dice Donatella che poi aggiunge – “certo, non è stato facile perchè a 23 anni mi sono ritrovata ad essere mamma di un bambino speciale anche perchè, all’epoca, l’autismo non si capiva ancora“, conclude.