Umberto Tozzi si è presentato sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2019 con il suo collega Raf. I due hanno letteralmente fatto scatenare il pubblico del Teatro Ariston con un medley che è andato a tagliare trasversalmente la carriera dei due, dimostrando come entrambi fossero pronti a questo spettacolo. Sui social il pubblico impazzisce perché nonostante entrambi non siano più giovanissimi, anche se Raf ha 7 anni in meno, piacciono anche ai ragazzi che magari grazie ai genitori sono cresciuti in maniera indiretta con le loro canzoni. E’ veramente splendido vedere sul palco della kermesse della musica italiana leggende come loro dopo aver già visto stasera Ornella Vanoni, Antonello Venditti e Alessandra Amoroso. Se il direttore artistico ha ricevuto anche molte critiche durante questi tre giorni, e anche prima, di certo non si possono muovere appelli a questi sotto il punto di vista della scelta degli ospiti. Sono stati tutti impeccabili e serata dopo serata si arriverà anche a Luciano Ligabue ed Eros Ramazzotti. (agg. di Matteo Fantozzi)



“BELLO TORNARE AL FESTIVAL”

Umberto Tozzi super ospite del Festival di Sanremo 2019. Il cantautore sarà in compagnia di Raf, con cui negli anni Ottanta lanciò “Gente di mare”. La cantarono nel 1987 e ora si ritrovano per un nuovo progetto insieme. Tozzi sta infatti lavorando con Raf ad un’antologia e un tour con le loro hit. Chissà se canterà proprio “Gente di mare” con Raf sul palco dell’Ariston, visto che quando si parla di migranti la tensione sale subito alle stelle. A Radio Italia comunque Tozzi ha parlato del suo ritorno a Sanremo: «È sempre bello tornare. È un palco importante». E chissà se sul palco dell’Ariston anticiperanno qualcosa del tour. Tozzi a tal proposito ha spiegato: «Il momento è fantastico. Siamo certi di coinvolgere tutto il pubblico che ci verrà a trovare. Sarà una festa per tutti quelli che ci hanno seguito fino ad oggi». Tra le tante hit ci sono però dei lavori che avrebbero meritato più fortuna. Ne ha parlato recentemente a Tv Sorrisi e Canzoni: «Ho avuto degli insuccessi, come tutti, ma un titolo che mi fece rimanere male fu “Il grido”. Quel disco avrebbe meritato un ascolto più ampio che purtroppo non ci fu, ma rimane uno dei miei album che preferisco».



GLI INIZI E IL NUOVO DUETTO CON RAF

Umberto Tozzi è una star della musica leggera italiana, ma ha origini rock. Era infatti il chitarrista de La Strana Società. «Ho vissuto dai 16 ai 24 anni facendo il chitarrista, da giovane ero anche bravo, e suonavo per un sacco di gruppi e artisti. Io nasco con la musica dei Beatles e da lì in poi ho sviluppato tutto il mio gusto», raccontò a Tv Sorrisi e Canzoni. La sua massima aspirazione era formare un gruppo e farne parte. «Non pensavo di cantare e non volevo cantare, la mia voce non mi piaceva» . Poi lo hanno convinto a fare il protagonista ed è andata come sappiamo: «Ma è stato traumatico vedersi catapultare su un palcoscenico». In quell’intervista spiegò come è nata l’idea di un nuovo duetto con Raf, che tra l’altro è stato tra gli ospiti presenti all’Arena di Verona in occasione del suo concerto-evento “40 Anni Che Ti Amo”. «Con tutto il rispetto per i tanti artisti che mi hanno onorato della loro presenza, e che ancora ringrazio, quando Raf è salito sul palco abbiamo sentito un responso del pubblico veramente bello, una sensazione che si capisce solo quando sei sul palco». Così è venuta la voglia di fare qualcosa insieme: Raf gli ha detto che aveva un pezzo nuovo e… «E io l’ho trovato fantastico».



UMBERTO TOZZI E L’AMICIZIA CON RAF

Quella tra Umberto Tozzi e Raf è comunque un’amicizia di vecchia data. Con Raf e Bigazzi e Raf scrisse il brano “Si può dare di più”, che presentò al Festival di Sanremo 1987, cantato insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, con cui conquistò il primo posto. Poi cantarono insieme “Gente di mare” all’Eurofestival e arrivarono terzi. «Il progetto non proseguì perché avevamo due percorsi artistici diversi», raccontò il cantautore torinese a Tv Sorrisi e Canzoni. Hanno preso strade diverse ma senza perdersi: «Quell’occasione la prendemmo come un evento unico e ognuno di noi continuò poi per la propria strada. Però siamo stati vicini di casa per dieci anni, i nostri figli si conoscono, siamo stati ai rispettivi matrimoni…». Raf era reduce dal successo internazionale dance pop “Self Control” e non voleva cantare in italiano, l’altro aveva lanciato hit come “Ti amo”, “Gloria” e “Stella stai”. Il successo di “Gente di mare” fu un successo internazionale al di sopra di ogni previsione, diventando per loro un punto di partenza nuovo per la loro carriera. La conferma arriva anche dalle parole di Raf: «Da lì in poi io e Umberto siamo andati avanti a collaborare in grande amicizia, intesa e simpatia sia umanamente sia professionalmente. Una lunga storia… d’amore».