Il monologo di Claudio Bisio è a metà tra una critica e una provocazione. Il tema non è dei più facili, specie se devi liquidarlo in pochi minuti e risultare anche simpatico. Ma – mentre interpreta il “padre disperato” – Bisio riesce a convincere. A suo figlio (vero? Immaginario?) fa qualche semplice richiesta: “In fin dei conti è poco. Non lasciare il bagno sporco, piegare calzini e asciugamani…”. Forse chiede “troppo poco”: “Se ti dicessi di partire in missione, forse lo faresti più volentieri. Non capisci che se non esercito il potere è perché il potere non ha funzionato, con noi. Volevo essere fratello e non padre. Non esercito il potere perché non mi appartiene”. Anastasio interpreta quel figlio che ha evocato, che idolatra “chi parla di droga” nei testi delle canzoni. Una parte strana, per un rapper di oggi. Lui stesso ammette un po’ di imbarazzo: “Mi hanno detto: ‘Tu devi fare il figlio di Bisio’. Ho scritto questo pezzo apposta e ho anche sofferto un po’”. Ma Claudio si complimenta: “[Anche] questi sono i ragazzi di oggi. Non ascoltate noi, andate per la vostra strada”. [agg. di Rossella Pastore]
Scherzo o provocazione?
Claudio Bisio apre la sua quarta serata al Festival di Sanremo 2019 con un’ironia tagliente: “Sai direttore (riferendosi a Claudio Baglioni ndr), questo è il Festival più ascoltato dai giovani che ci seguono molto rispetto al passato e ci seguono anche i bambini. Ieri uno mi ha detto che non ha capito bene il regolamento“. Sarà interessante vedere se queste parole scateneranno il solito polverone. Questo perché è noto che in molti evidenziano come il Festival non sia assolutamente seguito dai giovani. Vedremo cosa accadrà, ma al momento la serata è iniziata in maniera piuttosto particolare con Claudio diviso tra scherzo e provocazione. Ora c’è voglia di provare a vedere però se la serata di Claudio Bisio sarà perfetta e in crescendo come abbiamo visto in questi giorni. Il comico aveva fatto fatica nella prima serata, però poi è riuscito a dimostrare tutta la sua personalità. Un piccolo scivolone quindi gli può essere anche concesso. (agg. di Matteo Fantozzi)
Prestazione in crescita
Claudio Bisio sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2019, si sta riscaldando pian piano. Dopo il suo duetto con Michelle Hunziker, anche ieri ha dimostrato di possedere ancora verve e umorismo nell’intrattenere il pubblico presente nel Teatro Ariston. Esattamente con per le altre puntate, anche ieri ha voluto leggere dei tweet, per affrontare una intelligente campagna anti-haters. Tra i tanti, anche un messaggio da parte di un prete, che lo ha commosso. “Sono Salvatore, sono di Napoli e sono prete. Tu sei un comico, però quando hai tempo vai a messa con la tua famiglia. Dobbiamo andare tutti in paradiso”. L’attore quindi, si è visibilmente emozionato, tanto da rispondere: “Salvatore, io non posso garantire per la mia famiglia… i miei figli ormai sono grandi… ma il tuo messaggio mi ha emozionato. Ecco, appena finisce il Festival te lo prometto, a messa ci vado”. Evidentemente il Festival sta per diventare un posto dove i buoni sentimenti regnano sovrani, compresa la voglia di ritrovare la fede. Nonostante il “volemose bene”, il pubblico presente in studio ha gradito la promessa.
Claudio Bisio, all’Ariston diventa politicamente corretto
Nel frattempo, oltre ad aprire il suo cuore alla religione, dopo aver disertato messa per 30 anni, Claudio Bisio si è reso partecipe di una divertente gaffe prima della conferenza stampa di oggi. Ed infatti, al phocall al fianco di Virginia Raffaele, l’ha incitata a raggiungerlo dicendo: “Vieni Michelle”, chiamandola con il nome della Hunziker. Tra i flash dei fotografi per tutta risposta, la donna del Festival ha sorriso chiamandolo “Crozza”. Ed intanto, proprio la coppia Bisio-Raffaele, su palco non risulta azzeccatissima ed i due, regalano il meglio di sé al pubblico, quando sono dei “solisti”. In queste serate ci hanno provato e riprovato ma: o mancano le idee degli autori, oppure è un problema di sintonia (o anche di entrambe). Anche da solo però, fa ancora un po’ fatica, speriamo che queste due serate, possa regalarci qualcosa di “politicamente scorretto”… noi attendiamo con ansia la “messa cantata”.