Suggestiva la versione di “Argentovivo”, con Daniele Silvestri e il rapper Rancore accompagnati da Manuel Agnelli. Per il leader degli Afterhours, band storica del rock alternativo italiano, dopo tre stagioni a X Factor arriva una nuova incursione nel “mainstream”. Ma stavolta non inedita, visto che per Manuel Agnelli quello sul palco dell’Ariston è stato un ritorno: Agnelli e gli Afterhours hanno infatti partecipato esattamente dieci anni fa all’edizione 2009 del Festival di Sanremo, presentando un pezzo “difficile” per il contesto, intitolato “Il paese è reale”. Un brano che non ebbe immediata fortuna venendo eliminato nella gara sanremese, ma che fu poi apprezzato dai fans della band e del rock italiano, diventando uno dei cavalli di battaglia del gruppo che ormai da più di vent’anni calca con successo i palchi di tutta Italia. (agg. di Fabio Belli)
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LA NUOVA VERSIONE DI “ARGENTOVIVO”
Dopo averne letto solo il testo di “Argentovivo“, la canzone di Daniele Silvestri vista dal vivo a Sanremo 2019 assume un sapore diverso. È una performance teatrale, con il cantante e il suo accompagnatore, il rapper Rancore (vero nome Tarek Iurcich, sangue croato e egiziano e vita vissuta a Roma, un vero esempio della multiculturalità che è l’Italia di oggi anche se non si vuole ammettere che il nostro paese oggi sia così, si vuole nascondere la realtà) seduti su due banchi di scuola. Il testo, rabbiosa denuncia della scuola definita campo di concentramento e della famiglia come arresti domiciliari, diventa una rappresentazione che vuol dire come i ragazzi di oggi, tra Internet e educatori inesistenti, crescano nel rancore, appunto. C’è del vero in quello che recita (perché non canta mai) Daniele Silvestri, i giovani sono lasciati soli, anche se per correttezza avrebbe dovuto denunciare anche i ragazzi che picchiano e umiliano gli insegnanti. Un mondo brutto insomma, ma Rancore, che dovrebbe rappresentare appunto questi giovani rancorosi, fa abbastanza sorridere nella sua incapacità di essere un vero rapper nonostante il look. Non c’è niente da fare, il rap è una cultura che non ci appartiene e non serve vestirsi come Eminem per pretendere di esserne parte. Il brano è stato scritto con Manuel Agnelli degli Afterhours e giudice di X Factor, e sarà lui l’ospite chiamato a esibirsi insieme a Silvestri e Rancore.
DANIELE SILVESTRI E RANCORE DUETTO CON MANUEL AGNELLI A SANREMO 2019
Cosa potrà portare Manuel Agnelli in più a questo brano nessuno può saperlo. Musicalmente non centra niente con il pezzo in questione, anche se lo ha co-firmato, probabilmente aiutando nel testo. Immaginarsi Agnelli rappare fa sbellicare dalle risa, con quella vocina flautata che si ritrova. Pensare che stravolga il brano in chiave rock sarebbe bello, ma non è pensabile. Si limiterà probabilmente a una strofa rappata a che lui, cercando di imitare la vocalità scura e inquietante che ha sfoderato Silvestri per un brano che è cupo e disperante. Ad anticipare qualcosa sul duetto di questa sera è stato Daniele Silvestri: “La parte centrale della canzone l’ho sempre immaginata cantata dall’ugola di Manuel – ha raccontato a Rockol – Nell’ultimo album degli Afterhours, ‘Folfiri o Folfox’, c’è una canzone, ‘Grande’, in cui Manuel urla e lo fa senza rete: sono parole estremamente poetiche. Gli ho chiesto di darmi questo e a Sanremo verrà a fare proprio questo. Lui ha una figlia che ha 15 anni e come me affronta i suoi problemi da genitore“.