A Francesco Guccini, Luciano Ligabue ha persino dedicato una canzone. S’intitola Caro il mio Francesco, ed è un bellissimo “grazie” a un mentore e amico. Poi l’ha diretto in un film, come ricorda Baglioni, e adesso è pronto a omaggiarlo sul palco dell’Ariston. A Sanremo, Ligabue, ci è andato anche per questo. Il cantautore di Correggio si esibisce in Dio è morto in coppia con Claudio Baglioni, nella versione “rock” che incise qualche anno fa. La sua cover viene dopo quella dei Nomadi (“l’originale” anni Sessanta) e la cantata con base acustica dello stesso autore. Un inno disperato, dapprima, ma che nell’ultima strofa si fa speranzoso. “Dio risorge”, intonano insieme Baglioni e Ligabue. Guccini, con le religioni, non ci è mai andato d’accordo. Solo pochi giorni fa il paragone polemico tra 5 Stelle e Testimoni di Geova. “Vogliono convincerti che il mondo è stato creato e non si è evoluto e i dinosauri non sono esistiti”. Infine aggiunge che la fede cieca “è roba d’altri tempi”. [agg. di Rossella Pastore]



UN AMICO IN COMUNE

Festival di Sanremo 2019, quarta serata: atteso grande spettacolo tra i duetti e le performance degli ospiti. Ma non solo: è in programma un omaggio a una leggenda vivente del calibro di Francesco Guccini, cantautore e scrittore che ha scritto pagine importanti della storia di questo Paese. Ad annunciarlo è stato direttamente il direttore artistico della kermesse canora Claudio Baglioni a margine della conferenza stampa di ieri: «Io e Luciano Ligabue omaggeremo un comune amico, un grande predecessore della musica d’autore italiana». Il “sacrestano” del Festival e il rocker di Correggio si esibiranno in onore dell’artista modenese, anche se non è stato ancora reso noto il programma dell’esibizione.



FRANCESCO GUCCINI CONTRO IL GOVERNO M5S-LEGA

Negli ultimi giorni Francesco Guccini ha alimentato la discussione politica per le sue dichiarazioni contro il governo gialloverde, mettendo nel mirino il Movimento 5 Stelle. Ecco le sue parole a Radio Capital: «Molto spesso parlano come i testimoni di Geova, che vogliono convincerti che il mondo è stato creato e non si è evoluto e i dinosauri non sono esistiti. Per me le domande sono fondamentali, la fede cieca è roba da altri tempi che non mi riguarda». Ma non solo. Come riporta Fanpage, il cantautore ha preso parola alla Normale di Pisa, in occasione della presentazione del suo libro “Canzoni”, ed ha attaccato: «Io ho una gran paura, sento aria di Weimar e non dico di più. Sento aria abbastanza pesante da questo punto di vista. Devo dire una cosa: Adolfo fu eletto dal popolo. Io sento continuamente uno dire di avere alle spalle 60 milioni di italiani, che è una frase pericolosa».



IL CONSIGLIO AI GIOVANI

Guccini ci è andato giù pesante con il governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle e le sue parole non sono inosservate. Si è riacceso il dibattito sui social network, con l’artista di Modena che può vantare un folto gruppo di seguaci. Considerato storicamente un uomo di Sinistra, Francesco Guccini ha voluto mandare un messaggio ben preciso al mondo dei giovani, che hanno in mano il futuro: «Ai giovani, che hanno questa pecca di non leggere, consiglio di farlo, di leggere sempre. Il libro è diventato un oggetto misterioso, io ero disperato se non avevo un libro da leggere da ragazzo. Leggendo, poi, si mette dentro della roba che in qualche modo può uscir fuori. Leggere, è l’unica cosa che posso dire».