Luis Fonsi è uno dei super ospiti di Sanremo 2019. Il cantante di “Despacito” approda sul palcoscenico del Teatro Ariston per duettare sulle note di “Per le strade una canzone”, il duetto inciso con Eros Ramazzotti contenuto nell’ultimo album “Vita ce n’è” e presentato per la prima volta proprio al festival. Un’occasione speciale per Fonsi che arriva per la prima volta in Italia per promuovere il singolo dell’amico e collega: “Questo è il primo passaggio in Italia insieme a Eros. Ci siamo incontrati a Verona qualche mese fa e lui mi ha proposto di incidere insieme questa canzone. L’aveva già scritta, ma forse mancava qualcosa”. Per Luis Fonsi si tratta di un’importantissima vetrina per promuovere il nuovo album di inediti “Vida” in cui ha raccolto tutti i suoi più grandi successi tra cui proprio Despacito su cui ha detto: “non sono stanco di cantarla, questa canzone. Il mio lavoro è rendere le persone felici, creare una connessione con il pubblico. Perché dovrei esserne stanco? ‘Despacito’ è stata la mia prima vera hit”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
LUIS FONSI A SANREMO 2019
Luis Fonsi, l’artista portoricano arrivato al successo internazionale con il tormentone estivo Despacito, calcherà le assi del palcoscenico del teatro Ariston nel corso dell’ultima serata del Festival di Sanremo 2019. Ospite di Sanremo insieme all’amico Eros Ramazzotti con cui ha inciso il duetto Per le strade una canzone, nell’ultimo disco dell’artista romano, che molto probabilmente eseguiranno insieme questa sera. Anche Fonsi ha un disco uscito da pochissimi giorni, intitolato Vida, con cui spera di bissare il clamoroso successo precedente, capace di rivoluzionare la musica latina nel mondo, battendo ogni record, dominando tutte le classifiche. La sua musica, come la definisce lui stesso, è un mix di R&B e latin pop con produzione moderna e minimalista. Nel nuovo disco tanti i duetti, da Justin Bieber a Demi Lovato e altri ancora. Vero nome Luis Alfonso Rodríguez López-Cepero, ha lasciato il Portorico con la famiglia trasferendosi in Florida, come fanno in tanti degli abitanti di quel povero stato. Dopo un matrimonio durato quattro anni con l’attrice Alamari Lopez, adesso è legato alla modella Agueda Lopez dalla quale ha avuto due figli, Mikaela e Rocco.
LUIS FONSI, DA OBAMA AL PAPA A GUAIDO’
Una lunga carriera alle spalle quella di Luis Fonsi cominciata vent’anni fa nel 1998. Il grande successo internazionale arriva dopo qualche anno, nel 2005, con l’album Paso a paso. Un successo inarrestabile, tanto che nel 2009 l’Accademia svedese lo invita a esibirsi alla cerimonia di assegnazione del premio Nobel per la pace, quell’anno consegnato al presidente americano Barack Obama. Di quel momento, il cantante ama ricordare che “per la prima volta nella storia la principessa si è alzata dalla sedia per ballare, è pazzesco”. Fonsi ha anche una forte coscienza sociale: proprio in questi giorni insieme ad altri cantanti latini come Miguel Bosè ha reso pubblico un video con l’hashtag #TodosConGuaidò (tutti con Guaidò) in cui dà il sostegno al leader dell’opposizione venezuelana a Maduro, Guaidò, in cui dice ai manifestanti che “siete un esempio di forza e di lotta per tutti noi”. Nel 2000, poi, ha cantato per papa Giovanni Paolo II durante la Giornata mondiale della gioventù che si teneva a Roma. Di quel momento dice che “Sono cattolico, è stata un’esperienza importante a livello spirituale e religioso, ma anche perché c’erano due milioni di persone. Guardavo l’orizzonte e non vedevo altro altro che gente”. Luis è anche attore, ha infatti preso parte a diverse serie televisive messicane.
DESPACITO
Il significato del suo brano più famoso, il cui titolo significa lentamente, con delicatezza, è il sesso, come lui stesso ha spiegato: “Ma sono stato attento a non renderla volgare. Sensuale sì, sessuale no. L’ho scritta con un’autrice di sesso femminile [la panamense Erika Ender, tra le altre cose giudice della prima edizione di “Idol Puerto Rico”] proprio per essere sicuro che non fosse irrispettosa”. Della sua musica dice che non è latina in modo tradizionale: “né un tipo da reggaeton come Daddy Yankee, né un balladeer tradizionale, di quelli che si esibiscono in giacca e cravatta. Sono una via di mezzo. In realtà la mia musica non è mai stata molto latina. Non ci sono trombe, né conga. Quando pensi alla musica latina pensi a una cosa tipo…”. Si mette a canticchiare “Conga”, il maggiore successo dei Miami Sound Machine con Gloria Estefan. “Ecco, la mia musica non è mai stata così, oggi più che mai”. Però ha un che di “esotico” che piace… “La gente ama i suoni etnici, anche se non sa da dove provengono”. In ogni caso, lui considera il brano un tributo al suo paese, il Portorico, di cui dice di considerarsi orgoglioso: “L’isola è letteralmente divisa in due su questo argomento che è molto spinoso, con in più una piccola percentuale di persone che vorrebbero l’indipendenza. Anche se ho vissuto buona parte della mia vita negli Stati Uniti continuo a dichiarami orgogliosamente portoricano. Spero che l’isola continui a crescere…”.