Alberto Angela torna questa sera, martedì 12 marzo 2019, con la nuova stagione di “Meraviglie”. Il programma andrà in onda su Rai1 a partire dalle 21.25 e il divulgatore, aprirà la nuova edizione con un viaggio alla scoperta delle bellezze di Baia, frazione di Bacoli, comune della città metropolitana di Napoli e parte dei Campi Flegrei. Questa affascinante area archeologica di straordinaria bellezza che è stata quasi del tutto inondata dal mare a causa del bradisismo. Per merito del conduttore, il pubblico avrà modo di scrutare le meraviglie occultate sui fondali di Baia. Nel frattempo Angela, raggiunto da Repubblica ha ricordato con estrema commozione, Sebastiano Tusa, l’archeologo siciliano vittima dell’incidente aereo di Addis Abeba. “E’ una tragedia che ha colpito tutti noi, tutto il mondo della ricerca”. “La sua scomparsa mi addolora”, ha aggiunto il divulgatore, raggiunto dalla terribile notizia mentre si trovava in Israele, dove sta girando i reportage per la nuova stagione di Ulisse.
Alberto Angela torna con “Meraviglie”
Alberto Angela, in attesa in tornare in TV con la nuova stagione di “Meraviglie”, parla ancora a Repubblica, dell’amico Sebastiano Tusa: “Era certamente una delle figure più luminose dell’archeologia: direi che si è spenta una luce. Sono molto vicino ai suoi cari, che sono stati così duramente colpiti da questa tragedia. Ma penso anche a quanto ci mancherà la sua capacità di viaggiare nel passato e anche la sua umanità. Era un persona straordinaria”. La nuova serie di “Meraviglie – La penisola dei tesori” parte sott’acqua. “Già – esordisce Angela su Sorrisi.com – Abbiamo fatto delle riprese subacquee nel parco archeologico di Baia, vicino a Napoli. Ma nella stessa puntata saremo ad Amalfi e Renzo Arbore ci regalerà un ricordo tutto suo. Poi andremo a Mantova, centro della cultura del Rinascimento. Il Palazzo Ducale ha la magnifica Camera degli sposi dipinta da Andrea Mantegna, a Palazzo Te la “Sala dei Giganti” è un capolavoro: questi personaggi enormi osservati alla luce di un camino, come allora, sembravano muoversi e il pavimento fatto di rocce dava l’impressione di entrare in una grotta e di ammirare degli “effetti speciali””.