Simpatico e schietto come sempre Paolo Conticini si è racconta a Vieni da me. Ospite di Caterina Balivo, l’attore ha parlato della sua storia con la moglie Giada, i due stanno insieme da 25 anni:”Un ergastolo. Se mi dà fastidio che sia desiderata? Può darsi, però posso essere anche orgoglioso che tutti la vogliano ma lei sia solo mia”. La Balivo ha chiesto poi se perdonerebbe un tradimento, Conticini risponde:”Bisognerebbe ritrovarcisi nella situazione per poterlo dire. Io però faccio sempre così: prima di tornare a casa avviso sempre due ore prima”. Tra il serio e il faceto c’è spazio anche per raccontare un qualcosa che ha fatto soffrire Conticini: “Io dovevo fare il concorso per diventare pompiere e mio padre ci teneva molto”. In quello stesso periodo, però, arrivò il provino della svolta per la carriera attoriale:”So di averlo deluso. Non mi ha detto niente per 6 anni, ma so che il suo consiglio, da padre, era quello giusto”.
Paolo Conticini, “figli? Se devono venire verranno”
Domanda delicata quella apparsa sul led durante l’intervista di Caterina Balivo a Paolo Conticini: “Ti piacerebbe avere dei figli?”. La risposta è diplomatica:”Mi piacerebbe, credo però che se le cose devono venire vengono, verranno”; Caterina Balivo sottolinea come questa domanda, per una questione di rispetto, se la sarebbe risparmiata. Conticini alla conduttrice che domanda se sia mai innamorato di una collega rispolvera poi il suo amore “platonico” per Veronica Pivetti:”Io sono uno fedele, Veronica per me fin da quando ci siamo incontrati e c’è stato il primo provino è scattato un feeling di cui il pubblico negli anni si è accorto. E’ una donna intelligentissima. Se è scappato qualcosa? Ma come fa a scattare qualcosa se stai nel letto con una donna e intorno hai 30 persone sul set! Fuori? C’è un problema, poi c’è Giada che mi taglia la testa”. Conticini prosegue:”Se mi sento un attore di serie B? Ti ci senti perché magari non ti hanno scelto, ma magari non ti hanno visto recitare o non ti hanno notato. Io conosco i miei limiti, so di non essere una cima ma so anche di non essere una coda”.