Simona Izzo sta per tornare in pista e se nelle prossime settimane non la vedremo come opinionista al Grande Fratello Nip di Barbara d’Urso come lo scorso anno (almeno così si vocifera), per lei sta arrivando il momento di un altro debutto. Dal 31 marzo su Canale 5 andrà in onda la sua ultima fatica, L’Amore strappato con Sabrina Ferilli come protagonista, e che l’ha vista lavorare accanto all’amato Ricky Tognazzi. Guardandosi indietro, però, nella sua vita non vede solo successi o fallimenti ma anche un male oscuro, quella che lei su Spy definisce “la malattia delle star” che l’ha perseguitata per anni. Proprio nei giorni scorsi Simona Izzo, ospite a Vieni da Me nel salotto di Caterina Balivo, ha raccontato del suo disturbo dell’umore che la spinge a passare repentinamente dalla depressione all’euforia e viceversa: “Sono una bipolare subclinica. Ma amo molto l’altra parte di me, quella che soffre, perché poi è quella che scrive e compone”.



“SONO STATA FORTUNATA ANCHE SE…”

Se queste solo le parole che Simona Izzo aveva confidato a Caterina Balivo, in un’intervista a Spy torna sull’argomento dicendosi addirittura fortunata e non solo perché il bipolarismo è un disturbo con il quale si può convivere, a differenza di tanti altri, ma anche perché si può uscirne. Lei stessa dichiara: “Sono stata seguita sempre da uno psicanalista ma non ho mai preso farmaci pesanti.. la malattia mi ha reso la donna che sono perché dai momenti difficili e dal dolore si esce rinnovati e a volte con una più forte voglia di vivere”. Lo stesso discorso aveva fatto qualche mese fa Nadia Toffa riguardo al suo tumore lasciando intendere che sono proprio questi drammi che ti fanno vivere la vita in maniera diversa, più intensa e con una scala di valori differenti rispetto agli altri.



LA VICINANZA DI RICKY

La stessa Simona Izzo poi va più a fondo alla questione spiegando come il bipolarismo vada da momenti positivi e negativi e che nei casi gravi si arriva ad istinti suicidi anche se a lei questo, per fortuna, non è mai successo: “Credo che il mio bipolarismo sia legato ad un fatto ormonale. Mi ha regalato sempre lunghi periodi di grande creatività, di energia incredibile… sono capace di scrivere trenta pagine di getto“. Riguardo al passato poi ammette che proprio il cognato psicanalista, quando lei ha compiuto trent’anni, si è accorto che la sua felicità era davvero troppo strana, quasi clinica e che questo potrebbe essere legato ad una grande delusione d’amore che la Izzo ebbe intorno ai 16 anni: “Oggi deve ringraziare Ricky che ha sopportato negli anni questa mia natura e anzi si sdraiava accanto a me e dormiva anche lui nei miei momenti no…“. In conclusione racconta di essere fuori da questo tunnel ormai da 4 anni e adesso può dedicarsi al lavoro e ai nipoti. Sarà guarita del tutto?

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