La finale di Sanremo Young 2019 ha portato sul gradino più alto del podio Tecla Insolia che ha sbaragliato la concorrenza con la sua semplicità. Tecla ha portato a casa la vittoria conquistando sia i componenti dell’Academy che, per tutta la serata, l’hanno premiata con voti altissimi che il pubblico a casa che, attraverso il televoto, ha espresso la propria preferenza nei suoi confronti. Quella di Tecla, tuttavia, non è stata una vittoria schiacciante. La futura concorrente di Sanremo Giovani, infatti, ha trionfato con il 50.09% contro il 49.91% di Eden. Quest’ultimo, inoltre, è stato eletto vincitore del popolo de web. Il tenore di Pomezia è risultato il preferito degli utenti del web che hanno espresso le proprie preferenze attraverso i like. Eden, dunque, può consolarsi con l’affetto de pubblico sperando di poter comunque realizzare il suo sogno. Per Tecla, invece, comincerà presto una nuova avventura per arrivare preparatissima all’appuntamento con Sanremo Giovani (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Sanremo Young 2019: vince la semplicità di Tecla batte tutti

Tecla Insolia sbaraglia la concorrenza e vince Sanremo Young 2019. Il pubblico old non ha dubbi su chi scegliere: tra l’idolo delle ragazzine (rigorosamente corredato di ciuffo) e la delicata cantante di musica leggera, si preferisce andare sul sicuro. Eden, che sarebbe l’idolo, potrebbe tranquillamente far parte del trio de Il Volo. L’impostazione è la stessa, sia artistica che professionale, ma la giovane età lo rende ancor più interessante. Diremmo anche “più talentuoso”, magari, perché gli enfant prodige fanno sempre colpo. Tecla invece è una ragazzina semplice senza troppe pretese, un po’ come la sua voce e il suo modo di presentarsi. Quasi si nasconde, mentre è sul palco a cantare, e per questo viene rimproverata: “Devi imparare a sfidarci”.

Sanremo Young 2019: Tecla Insolia duetta con Arisa

La “sfida” a cui la esorta Ruggeri è da intendersi come un vero e proprio duello. No, non con il suo diretto sfidante, ma con la giuria stessa rappresentata da Ruggeri. Perché deve cantare (anche) per loro, per il suo pubblico, non solo per se stessa o per chi ha di fianco. Questa sera, ad esempio, c’era nientemeno che Arisa. Così si è fatta distrarre, e per tutto il tempo ha badato solo a lei trascurando gli astanti. “Non è così che si sta sul palco”, sembra voler dire il giurato. Ma Antonella Clerici gli ricorda (a ragione) che ha davanti un’esordiente. Ce n’è di tempo per imparare, se gliene diamo la possibilità… Tale possibilità, per inciso, sarebbe l’accesso a Sanremo Giovani. Ruggeri “s’impunta” su Kimono, sostenendo che per personalità e personaggio sarebbe perfetta. Ma poi è costretto a salutarla, perché il pubblico è sovrano.

Niente inediti

Quanto a Giuseppe, c’è stoffa ma si è un po’ dubbiosi. In primis vediamo il punto dell’età: a 14 anni non si ha ancora una voce “definitiva”, “virile”. Per Anna Tatangelo, la cantante con cui duetta, “ha da perfezionare i bassi”. Ma rassicura sul resto (perché gioca in casa? Forse). Di Kimono c’è poco da dire, se non che i giudici l’hanno amata e il pubblico… non proprio. Tecla, invece, ha messo d’accordo tutti, con la sua semplicità tradizionale trasposta in musica. Peccato per gli inediti: in questa edizione di Sanremo Young non erano previsti. Per ascoltare qualcosa di nuovo, fresco e “young”, dovremo aspettare il 2020. Sperando che sia davvero “young”, ovviamente.