Al Bano Carrisi dichiara guerra all’Ucraina. In senso metaforico, sia chiaro. Il cantante di Cellino San Marco sta pensando di portarla di fronte alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al Bano minaccia infatti di ricorrere a Strasburgo: ha invitato il nostro ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, a intervenire subito per vie diplomatiche, anche attraverso l’ambasciatore ucraino, affinché ottenga l’immediata cancellazione del suo nome dalla relativa black list. Inoltre, come riporta Tgcom24, Al Bano vuole richiedere anche un risarcimento danni all’Ucraina, che verrebbe devoluto in beneficienza ad un Ente benefico ucraino. «Non ci fermeremo: andremo sino a Strasburgo perché questo può diventare un pericoloso precedente», ha dichiarato il legale dell’artista, l’avvocato Cristiano Magaletti. Il legale ha chiesto ai media che questa vicenda non venga «trattata con superficialità e ironia, ma va dibattuta con la rabbia di chi si trova a subire un’enorme ingiustizia».
AL BANO CONTRO L’UCRAINA: “TOGLIETEMI DALLA BLACK LIST”
«Al Bano è cittadino del mondo e amico di tutti, deve essere libero di andare in Ucraina», ha dichiarato l’avvocato che assiste Al Bano Carrisi. Il legale, come riportato da Tgcom24, chiede «al nostro governo di intervenire immediatamente perché hanno ingiustamente attaccato il simbolo della canzone italiana». Dopo la notizia dell’inserimento del cantante di Cellino San Marco nella lista delle persone indesiderate in Ucraina e considerate una minaccia alla sicurezza nazionale, il diretto interessato ha risposto dunque passando al contrattacco. Cosa gli “rimprovera” l’Ucraina? Ad Al Bano è rimproverata la sua pubblica stima per il presidente russo Vladimir Putin. Nel 2017 è stato l’unico cantante straniero a esibirsi, alla presenza appunto del presidente russo, in occasione delle celebrazioni per i cento anni del Kgb. Ma non è l’unico artista italiano finito nella black list stilata dall’Ucraina...