Ravenna sarà la grande protagonisti di Meraviglie – La penisola dei tesori, il programma condotto da Alberto Angela che martedì 19 marzo porterà i telespettatori di Rai Uno alla scoperta delle bellezze del nostro paese. L’Italia, infatti, vanta ben 53 siti nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Il viaggio partirà proprio dalla bella Ravenna, città ricca di monumenti, otto dei quali tutelati proprio dall’Unesco, che rappresentano testimonianze ancora vive di un’epoca lontana, di un periodo di transizione dell’Italia dall’antichità al Medio Evo. Alberto Angela svelerà le bellezze del Mausoleo di Galla Placidia, dove si percepisce ancora con grande forza l’affascinante storia di una delle ultime imperatrici romane. Si passerà, quindi, al sepolcro di Teodorico, con le oscure leggende che arricchiscono di mistero la sua storia, fino ad arrivare ai preziosi e rinomati mosaici di San Vitale, le cui tessere d’oro brillano fiere da oltre 1500 anni. Il tour si concluderà con la tomba di Dante, con i suoi resti coinvolti in un’intricata vicenda. Il testimonial della città sarà il campione del motociclismo Marco Melandri.
Ravenna, l’unicità dei mosaici di San Vitale
Non è sicuramente la prima volta che qualche programma televisivo come Meraviglie – La penisola dei tesori, la scorsa puntata dedicato alla Costiera Amalfitana, si concentra sulla città di Ravenna e, in particolare, sulla Basilica di San Vitale. Fatta edificare dall’imperatore Giustiniano, infatti, attira quotidianamente turisti provenienti da tutto il mondo, che rimangono sempre incantati davanti al ciclo di mosaici bizantini che riveste il presbiterio e l’abside della chiesa. Oggetto di quelli che vengono universalmente considerati uno dei simboli di Ravenna stessa sono scene che raccontano la vita del patriarca Abramo, figura in cui viene identificata la riflessione quaresimale. La lunetta di San Vitale mostra Abramo che offre del cibo ai misteriosi visitatori da cui ha ricevuto l’annuncio della nascita del figlio e, sulla destra, il sacrificio di Isacco. Il racconto viene incastonato in una dinamicità di sfumature e di colori che rappresentano quasi un unicum nell’arte bizantina e che hanno contribuito, con la loro ineguagliabile bellezza, a incoronare Ravenna come regina dei mosaici per eccellenza.
Ravenna: San Vitale, Galla Placidia e…
Un altro simbolo della città di Ravenna, oltre a San Vitale e al Mausoleo di Galla Placidia, che saranno protagonisti del programma condotto da Alberto Angela, è la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. La chiesa è nata come luogo di culto ariano e nel Vi secolo è diventata un edificio sacro vero e proprio con la dedicazione a San Martino di Tours. L’attuale denominazione della Basilica risale al IX secolo, periodo in cui le reliquie del protovescovo Apollinare furono portate nella chiesa da Sant’Apollinare in Classe. Il motivo del trasferimento è da imputare alle incursioni piratesche ai danni della città di Ravenna, rispetto alle quali si decise di operare in questo modo per motivi di sicurezza, optando per una chiesa intramuraria. Da quel momento la chiesa di San Martino venne rinominata, appunto, Sant’Apollinare. Il nome fu accompagnato dall’aggettivo “Nuovo” per essere distinta da quella “in Classe”, vecchia sede delle reliquie.