Per raccontare le Meraviglie del nostro paese, Alberto Angela questa sera farà tappa in Sardegna. Circondato dai panorami mozzafiato offerti da questa straordinaria isola, partirà alla scoperta dei tesori più preziosi che custodisce al suo interno, a cominciare dagli ipogei domus de janas, fino ad arrivare al Barumini, il nuraghe più impressionante e maestoso, tra le cui rovine Paolo Fresu avrà la possibilità di esibirsi con la sua tromba. Nel corso del lungo viaggio alla scoperta della Sardegna, Angela toccherà anche molte altre tappe, tutte atte a ricostruire quel passato archeologico tanto misterioso quanto affascinante, che continua ad appassionare esperti da tutto il mondo, ma anche semplici turisti. A raccontare questi luoghi sarà anche Dori Ghezzi, che in passato, insieme a Fabrizio De Andrè, ha scelto di vivere proprio in questa meravigliosa isola.



Sardegna, le Domus de janas

Il viaggio alla scoperta delle Meraviglie della Sardegna riparte questa sera su Rai 1. Tra le tante tappe toccate da Alberto Angela ci sarà anche quella delle Domus de janas, strutture sepolcrali di origine preistorica, tipiche di questi territori. La particolarità di queste costruzioni così affascinanti è il fattodi essere state scavate all’interno della roccia e abbracciano un arco temporale che va dal Neolitico sino alla più recente Età del Bronzo. In Sardegna, dove oggi se ne contano circa 2400, se ne trovano di tutti i tipi e alcune di esse, a quanto pare, nascondono al loro interno ancora moltissimi elementi tutti da scoprire. Le Domus de janas, di cui ancora molte da scavare, sono inoltre collegate tra loro nella roccia a formare una necropoli sotterranea, con uno spazio comune e una sala d’ingresso, detta comunemente anticella.



I Giganti di Monte Prama e il nuraghe di Barumini

Anche i I Giganti di Monte Prama saranno i protagonisti del viaggio di Alberto Angela alle scoperte delle Meraviglie della Sardegna. Datate approssimativamente tra VIII e il X secolo a.C, furono ritrovate in maniera casuale vicino Cabras, in provincia di Oristano, e con la loro altezza che varia dai 2 e i 2,5 metri rappresentano modelli di nuraghe, pugili, guerrieri e arcieri. Nel suo itinerario alla scoperta del passato, Alberto Angela si recherà poi a Barumini, dove sorgono i resti di un insediamento umano molto antico databile in età nuragica. Il nuraghe è costituito da una torre centrale realizzata tra il secolo XVII a.C. e il XIII a.C, che si estende in altezza fino a superare la quota di 18 metri, circondata da quattro torri unite tra loro, nate nel periodo del Bronzo. A queste quattro costruzioni, che comunicano tramite un cortile interno, è stata aggiunta successivamente una cortina muraria.

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