Nuova udienza lunedì per Kevin Spacey. L’attore due volte premio Oscar, accusato di violenza sessuale, non sarà tenuto a comparire in aula, visto che gli è stata richiesta la mera reperibilità telefonica. Per il reato di abuso sessuale rischia cinque anni di carcere: se giudicato colpevole, verrebbe anche registrato come “sex offender”. In Massachusetts non ha dovuto dichiararsi non colpevole, sebbene fosse intenzionato a farlo, perché la legge lì non lo prevede. Secondo l’accusa, Kevin Spacey avrebbe aggredito sessualmente un 18enne in un bar di Nantucket. Si tratterebbe del figlio della reporter di Boston Heather Unruh, che ha sporto denuncia il 7 luglio 2016. Per ora, come riportato dal Fatto Quotidiano, gli avvocati dell’attore hanno ottenuto che la presunta vittima non possa modificare né cancellare i dati dal proprio smartphone e cloud. In ballo c’è infatti un video di Snapchat inviato dal ragazzo alla fidanzata, dove compare una mano che stringe una zona vestita. Secondo la madre della vittima, Spacey avrebbe offerto un drink dopo l’altro al giovane, che si era dichiarato ventunenne, quindi gli avrebbe abbassato i pantaloni e toccato i genitali “senza consenso”. Ma Kevin Spacey è accusato di abusi sessuali da una dozzina di persone. Il primo accusatore è stato l’attore Anthony Rapp, secondo cui il più celebre collega l’avrebbe molestato all’età di 14 anni nel proprio appartamento nel 1986.
KEVIN SPACEY E LE ACCUSE DI ABUSI SESSUALI
Senza aspettare la sentenza del tribunale, Hollywood ha già dichiarato colpevole Kevin Spacey. L’International Academy of Television Arts & Sciences gli ha revocato l’Emmys Founders Award, Netflix l’ha tolto da House of Cards e ha cancellato il biopic di Gore Vidal che avrebbe dovuto interpretare, mentre in Tutti i soldi del mondo è stato sostituito. L’ultimo suo titolo uscito in sala dopo lo scandalo è andato male: Billionair Boys Club ha fatto 1.349 dollari al botteghino americano, due milioni e mezzo in tutto il mondo. Secondo il fratello maggiore Randall Fowler, avrebbe disperato bisogno del sostegno del proprio pubblico. «Temo Frank possa suicidarsi. Ma poi ti dici “no, è troppo narcisista, non lo farebbe mai”». L’attore americano è tornato a farsi sentire sui social la scorsa vigilia di Natale, con il video Let me be Frank, l’Underwood di House of Cards. «Non mi sono mai comportato secondo le regole e questo vi è piaciuto tantissimo. Sentite la mia mancanza, non è vero?».