I fan di tutto il mondo lo ricordano come rivale diretto di Robbie Williams, a sua volta il leader dei Take That. Ma Brian Harvey – questo il nome del frontman degli East 17, band britannica tra le più in voga negli anni Novanta – ha saputo distinguersi per altro, negli ultimi tempi. Harvey ha minacciato il suicidio già tre volte, l’ultima delle quali in diretta su Youtube. Così è stato arrestato per procurato allarme (“malicious communications” per il codice inglese). Prima del fermo, il ricovero in ospedale; Brian è affetto da depressione. Nel 2005 fu vittima di un grave e misterioso incidente, allora imputato alla sua malattia. Tentò infatti di uccidersi cadendo dal posto di guida della sua auto, che – in retromarcia – lo schiacciò procurandogli fratture al bacino, alle gambe e un collasso polmonare.
Brian Harvey e gli East 17
Non basta a consolarlo il ricordo del successo mondiale, che negli anni Novanta gli fece ottenere migliaia e migliaia di fan in tutto il mondo. Si trattò in effetti di un fuoco di paglia, scoppiato in risposta al fenomeno Take That. Ma se Williams è rimasto, Harvey non ce l’ha fatta. A 44 anni è finito nel dimenticatoio, insieme agli altri componenti degli East 17 (John Hendy, Terry Coldwell e Tony Mortimer). Dopo diversi successi (The House of Love, It’s Alright, Stay Another Day, Thunder e la cover di West End Girls), la band si sciolse nel 1996. Due anni più tardi la reunion, ma senza Harvey. Nel 2006 un nuovo tentativo, che questa volta includeva l’ex leader. Ma a quanto pare è andata male.