Elena Santarelli si confessa a cuore aperto in un’intervista rilasciata a Tv Radio Corriere di marzo, dove ha parlato della sua vita ma soprattutto dell’esperienza televisiva a Italia Sì. La showgirl si è mostrata felice e soddisfatta del programma, sottolineando quanto di buono fatto dalla tv pubblica. “Da noi diamo spazio a quell’Italia che soffre e che viene a mostrare la propria sofferenza sui nostri podi. Un’Italia che cerca aiuto e sostegno laddove lo Stato non aiuta i cittadini, parlo ad esempio di persone che rimangono senza casa e che dopo avere preso parte al programma riescono a individuare una soluzione”. Per Elena, Italia Sì è un programma in grado di dare aiuto ai cittadini più bisognosi, un ruolo che dovrebbe ricoprire lo stato: “Ci capita di dare aiuto dei cittadini che non riescono a conoscere le leggi esistenti. E poi c’è l’Italia allegra, quella che mostra ciò che c’è di bello. C’è anche un’Italia che offre lavoro”.
Elena Santarelli, l’importanza dei social e della tv pubblica
Storie di sofferenza e amore, di tante tragedie. Elena Santarelli ha conosciuto tanta gente comune in quest’ultimi mesi, ognuna con le sue esperienze di vita. “Sono legata a tantissime storie – ha ammesso – forse quella a cui sono più legata, anche per motivi personali, è quella di Mariangela, una mamma di Verona che è venuta a fare ascoltare la sua voce”. La Santarelli fa capire di aver conosciuto Mariangela nel reparto di oncologia all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma: “Non conoscevo la sua storia, lei ha il secondo bambino con un tumore cerebrale, e la prima figlia ha la sindrome di Rett. Mi hanno colpito la sua forza, la sua voglia di lottare, di prendere il dolore e trasformarlo in grido di speranza, il fatto di non fermarsi, di non diventare egoista”. In un mondo sempre più social la tv ricopre ancora un ruolo importante per il pubblico. Elena Santarelli la spiega in questi termini: “La Tv è un mezzo di comunicazione potente che arriva attraverso gli occhi nelle case degli italiani. Anche i social sono molto utili, quando li usi a scopo benefico non sono un mezzo da denigrare”.
La tv per dare spazio a chi non può far sentire la sua voce
Nell’intervista a Tv Radio Corriere, Elena Santarelli ha sottolineato a più riprese il ruolo importante che può ricoprire la televisione per le fasce più deboli di pubblico. “Chi va in tv a esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti e urla in senso metaforico quello che ha da dire, senza alzare la voce, smuova le coscienze”. Ci sono poi programmi e programmi. Alcuni di qualità, altri trash: “Un programma nel quale gli opinionisti non giocano a fare per forza i cattivi, una rarità”. Su Marco Liorni un ritratto quasi perfetto: “E’ una persona molto dolce e pacata nei modi, la sua non è una Tv che urla, lui è veramente educato con tutti, anche dietro le quinte, dal trucco al parrucco, alla sartoria. E quando va in diretta non veste panni diversi, rimane se stesso. Credo che abbia voluto degli opinionisti che sappiano dire la loro senza essere cattivi”.