Giancarlo Aneri, intervistato per il Corriere Della Sera da Luciano Ferrero, ha raccontato alcuni dettagli della sua carriera. Il coppiere dei potenti è stato in grado di fare stappare le sue bottiglie a chiunque: da Obama a Trump, fino a Putin, Berlusconi, Ciampi e Napolitano. Enzo Ferrari gli ha regalato 20 cravatte con il simbolo del cavallino perché: “ero un appassionato di Formula Uno”. Poi con Ferrari rimase anche in contatto, chiacchierando di cucina, donne e macchine: “Ero esperto soltanto dei primi due settori. Era generoso, ma anche burbero e schivo. Alla presentazione di un libro, Ottavio Missoni regalò golf colorati a tutti. Ugo Tognazzi lo infilò subito, lui rifiutò”. Durante la sua professione, ha avuto modo di conoscere molto bene anche Enzo Biagi: “Lo seguivo come un amico. Un giorno mi chiama nel suo ufficio di Milano: vieni, ti devo parlare. Mi racconta l’intervista che aveva appena fatto a Tommaso Buscetta. E mi chiede, senza giri di parole: perché non assumi la moglie di Buscetta? Voleva aiutarla. È stata l’unica volta che gli ho detto no. Ero troppo piccolo, lo avrebbero scoperto subito”.
Giancarlo Aneri, tutti i segreti dei potenti e del buon vino
Enzo Biagi, ha avuto modo di aiutare anche Michelle Hunziker, quando era finita in una setta. Per Giancarlo Aneri, la conduttrice è proprio una grande ma in quel periodo era molto vulnerabile. Biagi però, era pienamente disposto ad ascoltarla e tenderle la mano mentre raccontava la sua storia. Anche Antonio Ricci ha avuto un ruolo molto importante: “Con la sua trasmissione Striscia la notizia, si schiera sempre con i deboli e fa paura ai forti. Ha salvato Michelle, assieme a Biagi. Ha anche organizzato una campagna di informazioni contro le sette”. Durante la sua vita, c’è stato anche un periodo in cui non si è occupato di Prosecco e Amarone: “Quando ero al fianco di Indro Montanelli mentre stava fondando la Voce. L’ho aiutato, coinvolgendo anche Luciano Benetton. Tre mesi di lavoro, giorno e notte, senza pensare al vino da vendere”. Chi sarà stato colui che gli ha dato una mano a portare il vino ai politici più potenti del mondo? “Silvio Berlusconi mi ha sempre aiutato, per simpatia. Ha portato il mio Amarone a Bush, a Putin, e al G8, a Pratica di Mare, ha fatto servire il mio caffè a tutti. Non è vero che Berlusconi è astemio, l’Amarone gli piace”.