Prima notte in carcere per Fabrizio Corona. Ci è tornato ieri per aver violato una serie di disposizioni previste dal provvedimento di affidamento terapeutico. E il dibattito sui nuovi guai giudiziari dell’ex re dei paparazzi divampa. Stavolta però non regge la tesi, che tanto ha evidenziato lo stesso Corona, della magistratura che lo “perseguita”. Glielo fa notare anche il giornalista Carmelo Abbate, noto anche per il suo ruolo di opinionista a Quarto Grado. E lo fa con parole molto dure. “Caro Fabrizio, sei un coglione. Ma non un coglione qualsiasi, tu sei un emerito coglione. Te lo dico nella tua lingua, così ci capiamo. È tutta colpa tua. Questa volta non hai nulla da rimproverare ai giudici, non hai nessuno contro cui puntare il dito“. Lo scrive in un lungo post su Instagram con cui commenta la notizia del suo ritorno nel carcere milanese di San Vittore. Per Carmelo Abbate stavolta Fabrizio Corona non ha davvero scuse o teorie a cui appigliarsi. “Sei riuscito a far incazzare perfino un santo come il giudice della Sorveglianza di Milano, Simone Luerti, che alla fine non ha avuto scelta“.
CARMELO ABBATE E IL RITORNO IN CARCERE DI FABRIZIO CORONA
Un giudizio netto e duro quello di Carmelo Abbate sull’arresto di Fabrizio Corona, dopo quello di Nina Moric. Una vicenda che lo fa arrabbiare anche perché “penso tu sia un genio nel tuo campo, penso tu abbia delle qualità professionali fuori dal comune. E quelli come te non dovrebbero stare in carcere, non possono stare in carcere. Che danno, che spreco“. Il giornalista ammette di non aver avuto ancora modo di leggere il provvedimento, ma sapeva che sarebbe finita così. “Questo finale lo hai scritto tu, con le tue stesse mani, giorno dopo giorno, violazione dopo violazione“. E ritorna su un concetto che ha spinto il giudice Luerti a sospendere il provvedimento di affidamento terapeutico, facendolo tornare in carcere. “Poi lo hai annunciato in tv, dai tuoi amici, da chi ti vuole bene, da chi ti sta sempre accanto e si espone da sempre per te. Chissà cosa hanno pensato nel momento in cui hai annunciato che tu, Fabrizio Corona, te ne fotti delle regole“. E quindi conclude il suo post con un giudizio lapidario: “Caro Fabrizio, non sei un uomo libero, sei un uomo che sarebbe dovuto rimanere in carcere, invece è stato “affidato” all’esterno. Se non capisci la differenza, se te ne fotti, se scegli di tornare dietro le sbarre, allora è un problema tuo“.
GABRIELE PARPIGLIA NON DIFENDE L’AMICO, ANZI…
Tra i commenti al post pubblicato su Instagram da Carmelo Abbate ce n’è uno che si distingue tra gli altri perché è quello di una persona che conosce molto bene Fabrizio Corona. Si tratta del giornalista e autore televisivo Gabriele Parpiglia. “Non c’è nessun complotto. Ho letto tutto: carteggio e provvedimento. Mi dispiace in modo scioccante ma è così. Non hai sbagliato una parola. Ha sbagliato Fabri. Che Dio lo protegga“, ha scritto Parpiglia come commento al post del collega. Abituato a difendere l’amico a spada tratta, anche forse quando non lo avrebbe meritato, Parpiglia stavolta prende una posizione diversa. “Capisco tutto. Ma ci sono le carte da leggere. C’è un magistrato. C’è da far scendere il silenzio. Davvero. Questa volta. Davvero“, scrive in risposta ad un utente. Insomma, stavolta neppure chi aveva strenuamente difeso Corona si schiera al fianco dell’ex re dei paparazzi.