Fiorella Mannoia torna in pista e lancia il suo nuovo disco in vendita proprio da questo venerdì 29 marzo con il titolo “Personale” e con un chiaro segnale di cambiamento con tanto sociale e la voglia di credere ancora nel futuro nonostante tutto e tutti. Dalle canzoni di denuncia a quelle di speranze, da quelle relative alla “resistenza” alle novità ma tutto passando dalla sua nuova passione, quella per la fotografia che ha scoperto di avere ormai due anni fa e per la quale gira il mondo. Proprio per questo ad ogni brano del suo nuovo disco, dodici sono quelli contenuti in Personale, la Mannoia ha abbinato un suo scatto. L’uscita del disco però riapre una vecchia ferita e nell’epoca del sovranismo e del mix perfetto tra politica e personaggi noti, anche la bella rossa della musica italiana ha da dire qualcosa al partito in cui ha creduto ma che alla fine l’ha delusa.
LA DELUSIONE DI FIORELLA MANNOIA
Lei è stata una delle prime sostenitrici della causa pentastellata ma oggi, dopo un anno al Governo, sembra prenderne le distanze non solo dicendosi delusa da quello che hanno fatto ma anche un po’ arrabbiata: “Non mi pento mai di espormi. Non c’è pentimento nella speranza. E ora mi chiedo: siamo contenti? Certo che no, ma sono più arrabbiata che pentita. Non ce la faccio a tenere la bocca chiusa, non mi va. Prima di essere una cantante sono una cittadina. In America si espongono attori e cantanti. Perché qui fa scandalo?“. Ancora una volta il linguaggio usato dalla Mannoia è quello della musica sottolineando il fatto che il problema non è tanto nei concetti espressi ma quanto le parole usate per affrontarli o per parlarne: “Le parole sono come armi: se stuzzichi la pancia delle persone che vivono i problemi sulla loro pelle, allora diventa pericoloso”. A questo associa poi il continuo uso dei social dei politici soprattutto quando si tratta di parlare di diritti e di questioni che sono davvero molto delicate perché spesso si può finire e scadere in problemi e inni.