Angela Lucanto è uno dei simboli degli errori giudiziari che purtroppo sono stati commessi in Italia. La bambina che nel ’95 verrà strappata ai genitori Raffaella e Salvatore Lucanto per volere dei giudici, a causa di pesanti accuse di molestie che colpiranno il padre. Raffaella Lucanto sarà ospite del Maurizio Costanzo Show per la puntata di questa sera, giovedì 28 marzo 2019, ed il discorso ricadrà ovviamente su quanto accaduto alla sua bambina ed alla famiglia in generale. Una storia drammatica che verrà raccontata la prossima domenica su Canale 5 grazie alla fiction L’amore strappato con Sabrina Ferilli ed Enzo De Caro. Dobbiamo risalire fino ad un giorno di novembre del ’95 per conoscere davvero Angela, poco più di sei anni e prelevata in classe dagli assistenti sociali e dai Carabinieri. Verrà trasportata subito in istituto di Milano guidato dal Centro italiano contro il maltrattamento e l’abuso dell’Infanzia (Cismai), per poi rimanervi nei due anni successivi. Le viene impedito di avere qualsiasi contattocon la famiglia, mentre il padre viene rinchiuso in carcere con l’accusa di aver abusato della figlia e di una nipote. Angela diventa così una bambina adottabile, ma prima di trovare un’altra famiglia pronta ad accoglierla, verrà trasferita in un istituto di Genova a causa delle continue rimostranze della madre Raffaella. E sarà in questa nuova struttura che Angela subirà punizioni che la segneranno per sempre. E poi i genitori adottivi, quel fratello acquisito con cui la bambina non riuscirà mai a legare. Nel frattempo, ricorda Pianeta Donna, i ricordi della piccola iniziano a svanire ed il volto di mamma e papà iniziano a diventare sempre più annebbiati.

Angela Lucanto, una favola al contrario

Una favola al contrario: si può definire così la storia di Angela Lucanto, oggi maggiorenne e con addosso ancora le ferite di quanto accaduto a metà degli anni Novanta. Lo scrive di proprio pugno in Rapida dalla giustizia – Come ho ritrovato la mia famiglia, il libro che ha pubblicato con Caterina Guarnerie Maurizio Tortorella, pubblicato da Bur Rizzoli. Anche se all’epoca dei fatti Angela ha poco più di sei anni, ha la capacità di comprendere che le accuse che travolgeranno il padre Salvatore sono solo delle menzogne. La cuginetta di 14 anni lo accusa di averla violentata, ma Angela sa che il genitore la ama. Nonostante questo il suo calvario inizierà senza che possa opporvisi in alcun modo, un viaggio oscuro fatti di test psicologici con cui si cerca una verità orribile. E non si concluderà nemmeno due anni più tardi, quando Salvatore Lucanto riuscirà a dimostrare la propria innocenza. Per il tribunale infatti Angela ha diritto di avere una nuova famiglia. Nei dieci anni successivi, la bambina crescerà senza sapere nulla dei genitori naturali, sentendosi sempre fuori posto in una dimensione che non le appartiene. Fino a ritrovare la sua identità solo dopo molto tempo, grazie alla ricerca costante di Salvatore e Raffaella che non smetteranno mai di cercare la figlia in ogni angolo dell’Italia. Ed anche dopo sarà difficile riuscire a combattere contro i giudici che le imporranno di rimanere presso la famiglia adottiva. “Appena ne ha compiuti 18 è tornata da noi”, dice Raffaella all’Avvenire. “Temevamo non ci volesse più, invece ci aspettava sa sempre”, aggiunge inoltre parlando dei tanti mesi trascorsi in segreto, nascosti, pur di vedere quella bambina che nel frattempo aveva già compiuto 17 anni.