Tra gli ospiti del Maurizio Costanzo Show, in questa prima puntata, c’è anche il grande Mogol. Si parla infatti di musica, prima con Salvini e Mahmood, poi proprio col maestro che oggi ha portato al Costanzo Show un allievo, grande appassionato di Battisti, che si esibisce per il pubblico. Ascoltarlo è una grande emozione, anche perché nelle sonorità oltre che nell’aspetto ricorda l’originale. Tutti si emozionano ma ancora di più lo fa Maurizio Costanzo, che infatti palesa la sua gioia. “Rivedere Mogol cantare e per di più questa canzone devo dire che mi ha emozionato tanto” ammette Maurizio Costanzo, che si diverte poi nel vederlo accompagnare, sempre sulle canzoni di Lucio Battisti, Mara Venier, Mahmood e Matteo Salvini. (Agg. di Anna Montesano)
Mogol ospite di Maurizio Costanzo
Il cantautore e paroliere Mogol sarà ospite di Maurizio Costanzo Show per il grande ritorno del programma su Canale 5, sempre in seconda serata, giovedì 28 marzo. Saranno presenti in studio altri grandi ospiti d’eccezione, tra i quali Mara Venier, regina della domenica di Rai Uno, il vincitore del Festival di Sanremo Mahmood e il vicepremier Matteo Salvini, recentemente paragonatosi proprio a Mogol e di ottimo umore dopo la vittoria del Centro Destra alle Regionali in Basilicata. Lui e Di Maio, dice, sono un po’ come Mogol e Battisti. Il paroliere arriverà accompagnato da Gianmarco Carroccia, talentuoso ex allievo di Mogol e giovane esecutore delle canzoni di Lucio Battisti che, durante la puntata, si esibirà in alcuni brani dell’indimenticato cantante. Emozioni e Un’avventura scateneranno il pubblico, così come Dieci ragazze. I brani daranno vita a un vero e proprio karaoke, a cui parteciperà, come dimostra un video diffuso da Dagospia.com, anche il vicepremier stesso. Sarà felice Mogol di vedere come le sue canzoni riescano a mettere insieme pubblico, personaggi dello spettacolo, cantanti e, addirittura, politici?
Mogol, Morricone, Piovani e Conte: l’appello al Parlamento Europeo
Mogol è stato recentemente al centro dell’attenzione pubblica per aver espresso apertamente la sua opinione in merito alla legge di riforma sul diritto d’autore. Giulio Rapetti, in arte Mogol, ha appoggiato sin da subito la proposta tant’è che aveva inviato una mail a tutti gli associati della Siae, di cui attualmente riveste il ruolo di presidente, esortandoli a contribuire “a questa battaglia per la valorizzazione della nostra musica”. A poche ore dalla presentazione della proposta a Strasburgo, davanti al Parlamento Europeo, Mogol stesso, insieme a Ennio Morricone e Nicola Piovani, entrambi premi Oscar, e a Paolo Conte, ha lanciato un appello agli europarlamentari affinché fosse approvata in via definitiva la Direttiva Coyright, così che anche il mondo digitale potesse assicurare un giusto compenso del diritto d’autore. “I giganti del web rappresentano oggi i principali punti di accesso alle opere dei creatori, generando enormi guadagni per loro ma offrendo un ritorno quasi inesistente agli autori”, era stato il commento positivo rispetto alla proposta di legge.
La cultura che vince sui soldi nell’era digitale
All’indomani dell’approvazione del provvedimento, Mogol è tornato ad esprimersi sulla questione, definendo l’evento una grande notizia e una bella vittoria per la ragione e la cultura a discapito del vil denaro. La Direttiva sul Copyright “non impone una tassa, ma riconosce un giusto compenso”, ha affermato il cantautore. “In Siae abbiamo novantamila iscritti, lmeno ventimila guadagnano meno di mille euro al mese senza contributi e spesso sono all’inizio della loro carriera”, ha aggiunto Mogol. “I giovani artisti di oggi saranno poi i grandi di domani”. Per il paroliere l’approvazione del provvedimento costituisce un grande successo nell’ambito di una filiera unita nel riconoscimento dei contenuti culturali nell’era in cui è tutto digitalizzato. Alla luce del risultato ottenuto presso l’Europarlamento, Mogol si sente in dovere di ringraziare chi ha rappresentato e votato il provvedimento e si dice in trepidazione per l’avvio dei lavori finalizzati al recepimento della Direttiva nel diritto nazionale.