Il Maurizio Costanzo Show, uno dei programmi più longevi della televisione italiana, riaprirà il suo sipario giovedì 28 marzo, in seconda serata, su Canale 5. Tra gli ospiti presenti in studio spicca il nome di Raffaella Lucanto, protagonista di una storia di cronaca diventata recentemente una fiction, L’amore strappato, con Sabrina Ferilli ed Enzo De Caro. Raffaella sarà ospite di Costanzo per raccontare proprio quella vicenda, quell’errore giudiziario che, nel 1995, ha segnato in maniera profonda e indelebile la sua vita e quella di sua figlia. La famiglia Lucanto ha vissuto in vero e proprio incubo quando la piccola Angela fu “rapita dalla giustizia” e allontanata dalla famiglia per undici anni. A Sabrina Ferilli è stato dato proprio il compito di dare un volto a questa madre vittima delle peggiore delle torture, quella di vedersi portar via, inerme, sua figlia di appena sette anni. La presenza di Raffaella al Maurizio Costanzo Show avrà sicuramente l’obiettivo di far luce in maniera ancora più chiara sulla vicenda accaduta ormai 25 anni fa e di preannunciare in qualche modo la fiction che sarà trasmessa a breve in Mediaset.



Raffaella Lucanto e quell’incubo lungo 11 anni

L’incubo di Raffaella Lucanto è iniziato nel novembre 1995. Sua figlia Angela all’epoca aveva appena 7 anni e quel giorno fu prelevata da scuola dalle forze dell’ordine perché si sospettava fosse vittima di abusi. Il motivo di questa decisione fu una segnalazione errata e priva di fondamento, che ha risucchiato il marito di Raffaella, Salvatore, nel vortice della giustizia (o dell’ingiustizia), costringendolo a due anni di reclusione. Angela, intanto, fu strappata via dalla sua famiglia e data in adozione ad altri genitori, i quali si sono occupati di lei fino al compimento della sua maggiore età. Ad Angela fu sempre fatto credere che la sua vera mamma e il suo vero papà l’avevano abbandonata. L’azione giudiziaria partì per colpa di una segnalazione da parte di una quattordicenne che aveva accusato Salvatore di aver abusato di lei e di aver avuto gli stessi atteggiamenti con la figlia. La prima condanna ai danni di Lucanto consisteva in 13 anni di reclusione, sentenza ribaltata in appello con l’assoluzione dell’uomo perchè il fatto non sussisteva.



L’incontro sulle spiagge liguri

L’incubo di Raffaella Lucanto e suo marito Salvatore non si è concluso neppure con l’assoluzione di quest’ultimo. I coniugi, infatti, avevano comunque perso la loro bambina, della quale non avevano avuto più notizie dopo l’allontanamento. Trascorsi 11 anni, durante i quali Raffaella e Salvatore non hanno mai smesso di credere nella possibilità di riabbracciare Angela, i Lucanto hanno scoperto, quasi per caso, che la famiglia adottiva della ragazza, diventata ormai diciottenne, trascorreva le vacanze in Liguria. I Lucanto hanno setacciato le spiagge liguri da cima a fondo, fino a quando non hanno trovato la loro Angela. A contattarla per raccontarle la verità è stato suo fratello Francesco, che non vedeva da quel famoso giorno di novembre del 1995, quando erano andati a scuola insieme, come ogni giorno, ignari del fatto che, di lì a poco, la loro famiglia sarebbe stata smembrata. La storia di Angela è stata raccontata da Raffaella Lucanto in un libro dal titolo “Rapita dalla giustizia“, pubblicato nel 2009.