Nel finale di stagione de La Confessione, a rispondere alle domande del padrone di casa Peter Gomez sarà anche Fabio Volo. Partendo da alcune dichiarazioni che Linus, ospite della stessa trasmissione, aveva reso su di lui, Volo ha ammesso di essere un ragazzo complicato dal punto di vista affettivo: “Sì, è vero. Ho delle dinamiche dentro di me che devo ancora imparare a gestire”, ha confidato l’attore, scrittore e conduttore. “Sono uno vivo, quindi mi infastidisco, dico quello che penso alle persone, non avendo avuto un padre autoritario, non mi rivolgo mai – Linus è il mio direttore artistico – non mi rivolgo mai con quell’atteggiamento un po’… Io non lavoro per lui, lavoro con lui. Io dico quello che penso e questo mi crea anche dei problemi”, ha aggiunto. Parlando dei suoi libri, ha poi confidato a Gomez che Linus in realtà ha ammesso di non averne letto neppure uno definendoli lontani dai suoi generi letterari e “troppo femminili”. Fabio Volo però è scettico rispetto a questa definizione ma poi aggiunge “però non so che libri legge Linus, ecco. Fra la radio, la corsa, la bici, non credo che abbia tanto tempo per leggere”, ha tagliato corto. Quindi Gomez lo ha incalzato proprio su Linus fino a farlo ammettere: “A volte è stronz* sì, a volte no, a volte sì. A volte è stronz* e glielo dico, però gli voglio bene”, ha concluso. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FABIO VOLO A LA CONFESSIONE
Tra gli scrittori più famosi del nostro panorama c’è sicuramente Fabio Volo, poliedrico personaggio nostrano che sa fare un po’ di tutto. Questa settimana è ospite da Peter Gomez che, all’interno del programma televisivo La Confessione, riuscirà a farlo parlare e a tiragli fuori (da buon giornalista) quali sono i suoi segreti più intimi e reconditi. Fabio Volo, lo abbiamo detto, sa fare un po’ di tutto: ex fornaio, presentatore tv, speaker alla radio, attore, scrittore. C’è veramente qualcosa che Fabio Volo non abbia fatto o non abbia tentato? Alcuni ( i suoi detrattori) dicono che chi sa fare tutto in realtà non sa fare (bene) niente, ma, numeri alla mano, è davvero difficile ignorare il suo successo come scrittore di romanzi. Sempre i suoi detrattori affermeranno che i libri di Fabio Volo sono di consumo, commerciali, pronti all’uso e destinati all’oblio per le generazioni future. Ma se così non fosse? Per adesso, comunque, i numeri sono dalla sua parte.
FABIO VOLO, “PARLO DI PERSONE COMUNI”
Peter Gomez, all’interno de La Confessione, ha cercato di sondarne alcuni aspetti critici riguardo alla sua particolare situazione in Italia. Non è un mistero che lo scrittore sia uno dei bersagli preferiti degli haters che, su Instagram e Facebook lo hanno spesso dileggiato apertamente. Una delle pagine più seguite è un suo troll, ovvero ‘Fabio Bolo’, uno pseudoscrittore che ricicla frasi d’amore scontate e banali. Intervistato al riguardo, Fabio Volo ha detto: “Sinceramente il bello della mia professione è questo: riesco ad agganciare quelli che mi amano con quelli che non mi amano.” Una risposta elusiva e piuttosto sfumata, che implica il fatto che Fabio Volo venga letto anche da chi non lo ama. Ma sarà vero? La risposta è difficile da dare. Sul perché del suo successo, invece, lo scrittore è molto chiaro e dà una lucida analisi: “Io nei miei libri rendo eroico il quotidiano ed è per questo che i miei testi vengono letti. Ognuno può immedesimarsi nei miei protagonisti e proiettarci la propria immagine.”
I SENTIMENTI MALINCONICI DI FABIO VOLO
Fabio Volo, come tanti altri personaggi dello spettacolo è sempre molto attivo sui social. Intendiamoci, non che ne abbia bisogno: lo scrittore è talmente tanto famoso che non ha di certo bisogno di programmi come La Confessione o di social network per espandersi ancora di più. Dunque Instagram o Facebook sono per lui strumenti per mantenere un contatto con il suo pubblico, con il pubblico che da anni lo segue e legge i suoi libri. Ultimamente Fabio Volo ha postato una foto di sé in riva al mare con il solito piglio da scrittore: ” Tre giorni che piove… in questa parte del mondo l’estate è finita. Passeggiare sulla spiaggia è sempre una magia. Il cielo grigio consegna pensieri diversi… più malinconici. I miei preferiti!” Ovviamente, anche in questo caso, gli haters si sono fatti sentire. Nel suo caso sarebbe piuttosto corretto parlare di detrattori, di gente che costantemente gli ricorda le sue umili origini: “Sei proprio un gran fancazzista. Per fortuna sai d’essere fortunato…mi piace quando parli del lavoro al forno.” Qui una breve anticipazione dell’intervista.