Raffaella Lucanto è una madre coraggio che non si è arresa di fronte al dramma di essersi vista strappare via dalla famiglia la figlia di appena 7 anni. Per undici anni, insieme al marito Salvatore ha vissuto un vero e proprio calvario, fatto di false accuse nei confronti dell’uomo, processi e finalmente l’assoluzione per un reato che il coniuge non aveva mai di fatto compiuto. L’ombra della pedofilia nelle loro vite e l’allontanamento della loro bambina, rinchiusa in due case-famiglia e poi adottata, terminerà solo al compimento della maggiore età di Angela. La loro storia familiare ha ispirato la fiction “L’amore strappato”, in cui Sabrina Ferilli indossa proprio i panni di Raffaella. La donna rappresenta il simbolo di una madre che per anni ha lottato per riportare a casa la sua bambina e per tenere unita la famiglia, nonostante le accuse infamanti e le maldicenze. Raffaella non ha smesso di restare al fianco del marito, travolto dalla giustizia e risucchiato dentro un vortice di accuse gravissime e infondate che lo portarono nel carcere di San Vittore, ad una condanna a 13 anni e finalmente alla sua assoluzione.
RAFFAELLA LUCANTO, MADRE-CORAGGIO DI ANGELA
La mamma di Angela Lucanto, Raffaella, ha raccontato al Maurizio Costanzo Show il suo dramma: “Mia figlia all’età di 7 anni viene prelevata da scuola da carabinieri e assistenti sociali e allontanata da casa per presunti abusi da parte del papà”, ha raccontato sul palco della longeva trasmissione Mediaset. Per dieci anni l’intera famiglia non ebbe alcuna notizia della figlia: “Mio marito si è fatto due anni e mezzo di carcere”, ha ricordato, senza dimenticare la condanna in primo grado, seguita poi dall’assoluzione in Appello e in Cassazione. “Nonostante ciò il Tribunale dei Minori ha dato mio figlia in adozione”, ha aggiunto emozionata. Un dolore che ancora oggi, nonostante siano ormai trascorsi diversi anni, non può essere dimenticato. “Noi non ci siamo arresi, abbiamo continuato a cercarla e a distanza di 10 anni siamo riusciti a ritrovarla”, ha spiegato mamma Raffaella. Per riavere il suo cognome, la famiglia di Angela Lucanto ha dovuto riadottarla. Una vera assurdità, dunque, come sussurrato anche in studio.
“NESSUNO HA MAI PAGATO”
Mamma Raffaella Lucanto ha raccontato al Maurizio Costanzo Show anche l’inizio delle assurde accuse al marito Salvatore, da parte di una ragazza che in principio aveva già accusato il fratello ed i genitori: “Ha messo in ballo un sacco di persone, alcune non le conosceva, e sono stati tutti processati e assolti”. Nel 2005 la donna rivide finalmente la sua bambina, ormai cresciuta: “L’abbiamo ritrovata, era in vacanza ad Alassio, siamo andati lì a fare tutti i weekend estivi per cercarla, ma non ci siamo subito fatti avanti”, ha spiegato. A lei ed al marito bastava sapere dov’era e aspettare che si avvicinasse alla sua maggiore età per paura che scomparisse nuovamente. Adesso sua figlia sta bene, è sposata, madre da poco più di una settimana ed ha voltato definitivamente pagina. Eppure l’errore giudiziario di cui è stata vittima Raffaella e la sua famiglia – ma ancor prima Angela – ha colpito particolarmente anche il ministro Salvini: “Il bimbo non può essere usato come arma di ricatto, voi avete avuto caparbietà, ma qualcuno ha pagato per questo errore?”, ha domandato. “Nessuno ha pagato”, ha replicato la madre.