IL NOME DELLA ROSA ANTICIPAZIONI SECONDA PUNTATA E DIRETTA PRIMA
La seconda puntata de Il nome della rosa andrà in onda lunedì prossimo. Le prime anticipazioni dicono che Bernardo farà finalmente il suo arrivo all’Abbazia. Alla fine della prima puntata abbiamo visto che a scampare alla strage di Pietranera c’è Anna, che deve seppellire suo marito e suo figlio. La donna intende vendicarsi. Bencio confessa a Guglielmo di aver visto Berengario offrire qualcosa a Venanzio in cambio di un rapporto con lui. Alinardo spiega a Guglielmo come poter entrare nella biblioteca, ma gli ripete che è vietato accedervi. Il vecchio monaco fa anche capire che le morti nell’abbazia sembrano legate alla simbologia riguardante l’Apocalisse. Nella notte Adso e Guglielmo entrano in biblioteca, non prima di aver intravvisto una figura nell’ombra, forse l’assassino. Adso però si perde nella labirintica biblioteca ed entra in una stanza dove respirando del fumo comincia ad avere delle visioni. Viene afferrato da un uomo incappucciato che sembra strangolarlo. La puntata finisce così. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
IL VELENO SCOMPARSO
Severino e Guglielmo scoprono che nell’erboristeria manca un veleno e il francescano chiede all’Abate di poter perquisire tutto il monastero per poterlo trovare. Adso, intanto, riceve dalla ragazza occitana una collana, oltre che un bacio, prima di ritornare all’Abbazia. Nella cella di Berengario viene ritrovato uno straccio pieno di sangue e Guglielmo lo interroga. Il monaco dice di aver visto il fantasma di Adelmo e che gli ha anche preso la mano, tanto che ora è ustionata. Il francescano non gli crede e pensa che qualcuno voglia che lui ritenga Berengario colpevole. Remigio, intanto, ricorda l’incontro con Dolcino e Margherita. Il monaco teme che Guglielmo possa scoprire il segreto del suo passato. Tra i ricordi di Remigio anche la promessa a Margherita di occuparsi di sua figlia Anna, nel caso fosse successo qualcosa a lei e Dolcino. Bernanrdo, durante il suo viaggio, si imbatte in un capanno dove trova appartati due giovani non sposati: l’inquisitore si dirige quindi verso Pietranera, ordinando di far uccidere tutti gli abitanti, sapendo che ci sono anche degli eretici dolciniani tra loro. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
BERNARDO IN ARRIVO ALL’ABBAZIA
Guglielmo interroga Bencio, che gli suggerisce di indagare su Berengario. La disputa che si terrà all’Abbazia riguarda il futuro dell’ordine francescano, che il Papa intende abolire. Guglielmo dovrà sostenere il punto di vista dei teologi dell’imperatore, che avversa ovviamente il Santo Padre. Giovanni XXII decide quindi di inviare alla disputa Bernardo Gui. Nell’abbazia avviene un’altra morte: Venanzio viene ritrovato immerso in una botte piena di sangue di maiale. Non sembra però vi sia affogato: deve essere stato buttato lì dentro una volta già morto. Guglielmo pensa che il monaco sia stato ucciso nella biblioteca. Il francescano nota che il cadavere ha l’indice della mano destra e la lingua nera: l’uomo è stato quindi avvelenato. Guglielmo e l’erborista Severino decidono di eseguire un’autopsia. Adso esce dalla stanza e finisce nel bosco dove incontra la ragazza occitana. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
LE INDAGINI DI GUGLIELMO
La ragazza occitana segue a debita distanza Adso e Guglielmo, che intanto hanno raggiunto l’abbazia, dove si dovrà tenere una disputa. Il monastero è però in lutto per la morte di Adelmo, avvenuta in circostanze non chiare. L’Abate Abbone spiega la situazione a Guglielmo, che capisce molte più cose di quelle dette dal suo interlocutore: il miniaturista difficilmente può essersi suicidato gettandosi da una finestra, quindi qualcun altro deve averlo spinto. Guglielmo riceve il permesso di indagare, ma non di accedere alla biblioteca: l’Abate lo avvisa che è capace di difendersi da sola. Il francescano comincia a pensare che forse Adelmo si è tolto la vita, ma non riesce a sapere molto sul suo stato d’animo dall’Abate. Malachia, il bibliotecario, fa fare un giro del monastero a Guglielmo e Adso, spiegando che solo lui e il suo assistente Berengario possono entrare in biblioteca. Qui i due conoscono anche Jorge da Burgos, vecchio monaco cieco. Che mette in guardia Adso riguardo il suo maestro. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
IL VIAGGIO DI ADSO E GUGLIELMO
Su Rai 1 è cominciata la prima puntata della serie tv “Il nome della rosa”, ispirato al celebre romanzo di Umberto Eco. Siamo nel 1327 e su un campo di battaglia il giovane Adso deve combattere obbligato dal padre. Con la sua voce fuori campo che ricorda il passato scopriamo che aveva però deciso di non seguire più la volontà paterna e seguire la vocazione religiosa. A Firenze incontra, tra i poveri Guglielmo da Baskerville, che abbraccia anche un lebbroso. Decide quindi di seguire il monaco francescano, ma lui vuole continuare il viaggio da solo. Tuttavia questi cambia idea quando conosce il padre del ragazzo. I due si dirigono quindi verso un’abbazia sulle Alpi. Ad Avignone, intanto, Bernardo Gui ricorda di quando a Firenze ha fatto mettere al rogo un dolciniano, facendolo prima incontrare proprio a Guglielmo per provare a convincerlo ad abiurare. Ma il francescano non voleva giudicare un suo fratello. Durante il loro cammino Adso e Guglielmo incontrano una donna occitana cui danno da mangiare. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
LE PAROLE DI TURTURRO
Il nome della rosa diventa una serie TV per Rai1. I principali protagonisti del nuovo progetto in onda sulla rete ammiraglia, vede scendere in pista un cast d’eccezione formato da John Turturro, nella parte di Guglielmo da Baskerville, Rupert Everett in quella di Bernardo Gui, Damian Hardung come Adso, e Fabrizio Bentivoglio e Greta Scarano, rispettivamente come Remigio e Anna/Margherita. La regia è di Giacomo Battiato per una co-produzione 11 marzo film, Palomar in collaborazione con Rai Fiction e TeleMünchen Group. La fiction più attesa del 2019 ci parlerà di streghe ed eretici, di monaci e conventi, imperatori e villaggi medievali. John Turturro, raggiunto da TV Sorrisi e Canzoni, ha parlato del capolavoro di Umberto Eco: “Non fatevi ingannare dai costumi e dall’ambientazione nel XIV secolo”, ha confidato il celebre attore italoamericano. “Il cuore della storia è lo scontro tra fanatici e liberi pensatori, tra sapere e ignoranza, tra tirannia e democrazia”. Ed infatti, pare non essere un caso che una delle battute della serie reciti: “Leader ciechi guidano popoli ciechi verso l’abisso…”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
I DELITTI DELL’ABBAZIA
Tante volte Il Nome della Rosa è stato preso in mano con poco coraggio per via della mole di pagine da leggere ma una volta iniziato nessuno si è più tirato indietro. Umberto Eco ha saputo cucire e ricamare i suoi personaggi e la misteriosa Abbazia in cui tutti sembra ruotare intorno a delitti e castighi quasi come fosse un Game of Thrones tutto italiano. Coloro che non hanno mai avuto il coraggio di leggere il romanzo di Eco oggi lo vedranno in carne ed ossa su Rai1 e a Kilimangiaro hanno saputo raccontare come tutto questo sia nato grazie al professore Antonelli che è partito dal titolo “I delitti dell’Abbazia”. Era questo il nome scelto da Eco per la sua opera, poi diventata Il Nome della Rosa, ed è proprio da questi dettagli che il professore inizia il suo racconto spiegando cosa c’è al centro del romanzo, dove si trova la famosa Abbazia scenario di questi delitti e il periodo storico in cui la storia si svolge. Il resto è quello che lega Guglielmo e il suo Adso a Sherlock e Watson e non si può far altro che ascoltare il racconto del professore prima di addentrarsi in questo storico successo della letteratura italiana. Clicca qui per vedere il video. (Hedda Hopper)
IL NOME DELLA ROSA, LA SERIE TV SU RAI 1
Rai 1 presenta in prima mondiale Il nome della rosa, la serie Tv che riadatta il romanzo di Umberto Eco per il piccolo schermo internazionale. Oggi, lunedì 4 marzo 2019, verrà trasmessa la prima puntata, per un thriller storico che ci riporterà indietro nel tempo grazie ad una trama piena di misteri e delitti, sullo sfondo di un Nord Italia del Medioevo classico. Il cast raccoglie molteplici attori di fama mondiale, da John Turturro nei panni di Guglielmo da Baskerville a Damian Hardung per il ruolo di Adso e Rupert Everett nelle vesti di Bernardo Gui. Tre personaggi complessi ed in primo piano, che si intrecceranno grazie al cuore della narrazione: una serie di delitti avvenuti in un’abbazia spingono un monaco francescano ed il suo fedele assistente a fare luce sui responsabili ed assicurare all’0rdine un incontropacifico con il papato di Giovanni XXII. In totale contrasto un domenicano francese con le mani sporche di sangue e braccio destro del Pontefice, incaricato di sterminare eretici e chiunque osi mettere a rischio il potere della Chiesa. Nel cast troveremo inoltre Alessio Boni e Greta Scarano, entrambi presenti per ampliare una traccia del bestseller di Eco sui dolciniani. Un ordine minore considerato eretico dal Papa e già soggetto alle torture da parte di Gui. Grazie ai personaggi di Dolcino e della moglie Margherita, oltre alla figlia della coppia, Anna, che regalerà un doppio ruolo alla Scarano, verrà approfondito il passato ed il presente di quella che all’epoca verrà considerata una setta pericolosa. Troveremo inoltre Richard Sammel, Roberto Herlitzka e Stefano Fresi, oltre a Michael Emerson, James Cosmo e Sebastan Koch per ruoli minori.
Guglielmo da Baskerville sarà il protagonista di un intrigo che analizzerà nel profondo la spiritualità di un’abbazia complessa, soprattutto grazie alla presenza di monaci che appartengono a ordini diversi e che gestiscono gli equilibri oscuri di una comunità diffidente verso qualsiasi estraneo. Diretta da Giacomo Battiato e con un soggetto curato da Andrea Porporati, la miniserie si propone di dare uno sguardo profondo all’intreccio ideato da Umberto Eco, che con il suo romanzo ha voluto proporre una trama thriller inedita e di grande successo in tutto il mondo. E che già nell’86, a sei anni di distanza dalla pubblicazione del libro, ha ricevuto lodi da parte di pubblico e critica per il film diretto da Jean-Jcques Annaud e con protagonisti Sean Connery ed un giovane Christian Slater. Dal titolo fino al motto scelto per la chiusura, Il nome della rosa rappresenta il cuore della visione dei nominalisti, sicuri che l’universalità mascheri una purezza nuda, un nome, un ricordo oppure un segno. La stessa spinta investigativa che verrà assegnata al protagonista Guglielmo.
ANTICIPAZIONI DEL 4 MARZO 2019
EPISODIO 1 – Mentre Chiesa e Impero si trovano in conflitto, Adso decide di unirsi a Guglielmo da Baskerville per intraprendere la strada religiosa. Lo seguirà fino alle Alpi in un freddo novembre per assicurare che l’abbazia prescelta sia degna della Disputa che si terrà in seguito sul futuro della Chiesa. Una volta sul posto, i due scoprono che il monaco Adelmo è stato ucciso. Grazie al mandato dell’Abate, Guglielmo ed il suo assistente accettano di scovare il responsabile prima dell’arrivo di Bernardo Gui, alla guida di una delegazione papale. Guglielmo si mette subito all’opera ed interroga i diversi monaci che fanno parte della comunità, ma si dovrà confrontare con una certa resistenza e chiusura. Adso invece rimarrà folgorato dalla bella occitana, una ragazza che vive nella foresta e che cerca di fuggire alla guerra che l’ha resa orfana. La morte di Adelmo tuttavia sarà solo la prima di una lunga serie, perché già nel secondo giorno Venanzio verrà trovato morto a causa di un avvelenamento. Le tracce sembrano portare alla biblioteca gestita da Malachia e Berengario.