Il Paradiso delle Signore chiude per sempre. La soap opera di Raiuno, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì ale 15.30, subito dopo la trasmissione Vieni da me condotta da Caterina Balivo, si congederà dal pubblico a maggio quando andranno in onda le ultime puntate dedicate alla storia di Vittorio Conti e company. Una decisione amara quella della Rai che era nell’aria già da diverse settimane al punto che il cast e i lavoratori avevano già protestato davanti alla sede della Rai. Quando la decisione ufficiale non c’era ancora, la direttrice De Santis aveva detto: “Il Paradiso delle Signore” è un prodotto partito abbastanza basso negli ascolti ma poi migliorato. È un ottimo prodotto ma è anche un prodotto costoso, per questa ragione l’Azienda sta valutando“. La soap opera, dunque, che dopo una partenza in sordina era riuscita a conquistare il pubblico di Raiuno toccando anche punte del 14-15% di share, dunque, non sarà rinnovata e sarà assente nella prossima stagione televisiva. Nel frattempo, però, il produttore non ci sta e svela i dettagli dei costi di una produzione che, in realtà, graverebbe poco sul bilancio della Rai.
IL PARADISO DELLE SIGNORE CHIUDE: I PRODUTTORE SVELA I COSTI DELLA FICTION
Con la chiusura de Il Paradiso delle signore, si “creerà un danno gravissimo ai detentori della serie“, dice il produttore Giannandrea Pecorelli che, come si legge su La Repubblica, svela i reali costi della produzione che chiuderà i battenti tra poche settimane con la registrazione delle ultime puntate che saranno trasmesse a maggio. “Il costo della prima stagione è stato di 23 milioni di euro. Questa cifra è coperta al 75% dalla Rai (ovvero per 17 milioni 239mila euro) e il restante da Aurora Tv (quasi 6 milioni di euro). In circa dieci mesi, con tre troupe, 180 persone impiegate, una settantina di attori fissi, 30 comparse di media al giorno (tutte in costume) abbiamo realizzato 7.200 minuti. Ovvero con un costo per il servizio pubblico di 2.400 euro al minuto. In questa cifra ovviamente sono comprese le spese per realizzare una produzione unica nel suo genere, in particolare la costruzione di circa 60 set in 3.500 mq di scenografie in teatri coperti e 2.000 mq in esterno, ma anche, ad esempio, un sistema integrato di post produzione che impiega 7 montatori video e 3 montatori audio e che permette di editare in due settimane 10 puntate da 40 minuti”, spiega Pecorelli. Nessuna possibilità che la Rai cambi idea? A quanto pare no anche se, al momento, non si sa cosa sarà trasmesso a posto della soap. C’è chi parla di un prolungamento della trasmissione Vieni da me e chi del ritorno di altre trasmissioni come Zero e lode o Verdetto finale.