La critica ha apprezzato il film “7 minuti”, con qualche riserva sulla regia di Michele Placido: “Non era facile portare al cinema la bella pièce di Stefano Massini. Placido rinforza il messaggio, già molto chiaro, puntando sul cast, ma scivola sull’enfasi eccessiva di musiche, luce, caratterizzazioni. Il ‘cosa’ di 7 minuti non potrebbe essere più attuale, importante, bruciante. È il ‘come’, con il suo costante troppo pieno, a non convincere”, ha scritto Fabio Ferzetti, sul Messaggero. E ancora: “La versione per lo schermo replica lo schema teatrale delle tre unità, ispirato in modo palese all’imitatissimo ‘La parola ai giurati’. Anche le buone intenzioni sono evidenti, però non bastano a ‘risolvere’ il film… Salvo che la messa in scena, il tono di alcune interpretazioni, il commento musicale… scelgono l’enfasi ed è proprio così che perdono di efficacia”, ha commentato Roberto Nepoti, su Repubblica. Ricordiamo che il film “7 Minuti” andrà in onda su Rai 3 a partire delle 21.20 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.
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Curiosità sul film
, produzione drammatica di Michele Placido, andrà in onda questa sera, venerdì 8 marzo su Rai 3, alle ore 21.20. L’opera del 2016 è ispirata a fatti realmente accaduti in Francia, più precisamente nel comune di Yssingeaux. Il regista, che ha contribuito al soggetto e alla sceneggiatura insieme a Stefano Massini, è noto per aver diretto Romanzo criminale e la serie TV Suburra; egli ha anche recitato in numerosi film, quali ad esempio Il sangue dei vinti e Il cecchino. Del cast di 7 minuti fanno parte Cristiana Capotondi, Ambra Angiolini e lo stesso Placido nel ruolo di Michele Varazzi. Un altro nome importante è quello del fratello del regista, Donato Placido, che interpreta Donato Varazzi. La soundtrack è del musicista italiano Paolo Buonvino, compositore della colonna sonora di Padri e figlie, Baciami ancora e Ricordati di me di Gabriele Muccino.
7 minuti, la trama del film
si pone come un’accurata riflessione sul mondo del lavoro, sulle leggi che lo governano e sulle condizioni in cui versano gli operai. Gli eventi si verificano in una fabbrica tessile, dove viene imposta una nuova, semplice regola: la pausa pranzo non durerà più 15 minuti, ma 8. Sette minuti in meno, in apparenza una riduzione senza importanza, in realtà simbolo delle continue richieste che vengono ingiunte ai lavoratori di tutto il mondo. Bianca, una delle delegate sindacali della fabbrica, tenta di far ragionare le proprie colleghe e di dimostrare che questo piccolo arco di tempo, per quanto limitato, sia l’emblema dell’ennesimo diritto ceduto. Nel film si intrecciano le storie di undici donne, ciascuna con il proprio passato, la propria famiglia, la propria rabbia repressa. Le operaie hanno età ed etnie diverse, ma si ritrovano a lottare tutte per un’unica causa, condividendo un lavoro precario, timori e speranze. È giusto, quindi, accettare una pausa pranzo di 7 minuti più breve per non perdere il posto? Di fronte a questa domanda lo spettatore è portato a valutare la propria condizione lavorativa, attraverso un commovente carosello di scene di vita vissuta.