Martina Colombari, Ficarra e Picone ricordano Pino Caruso sui social. L’attrice e showgirl ha lavorato con l’attore siciliano nella serie tv “Carabinieri” in cui interpretava la figlia del mitico Maresciallo Capello. Con una foto di quel periodo, la Colombari ha condiviso il suo personale ricordo sui social. “Quanti ricordi … mitico Maresciallo Capello, papà per finzione, grande maestro di vita. Ripetevi spesso: “Dio mi ha fatto imperfetto e mortale. Permettete che sia almeno un po’ seccato?” R.I.P”, ha scritto la Colombari (cliccate qui per vedere il post). Anche Ficarra e Picone che con Pino Caruso hanno lavorato nel film La matassa”. Il duo comico, sulla pagina ufficiale Instagram, ha pubblicato una foto dell’attore scrivendo: “oggi se ne è andato un amico. Ciao Pino”. Per tutti, dunque, Pino Caruso era un vero maestro. Serio e professionale nonostante avesse un’innata ironia. Cliccate qui per vedere il post (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



PIPPO BAUDO: “NON HA AVUTO QUELLO CHE MERITAVA”

La morte di Pino Caruso ha scosso il mondo del cinema e dello spettacolo. In queste ore tantissimi personaggi lo hanno ricordato con parole di grande affetto e stima. Tra questi c’è anche Pippo Baudo che a Repubblica.it ha voluto ricordare il suo grandissimo amico: “Pino non ha avuto quello che meritava. Ma era una persona discreta, mai volgare. In questo ambiente non paga”. Il presentatore, volto storico del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, ha voluto ricordare così l’attore palermitano: “come un artista che ha fatto un bellissimo percorso. È partito con la comicità dialettale a Che domenica amici, c’erano tutti quelli che sarebbero diventati i grandi comici. Lui proponeva storielle siciliane che gli raccontava un amico accadute a  Palermo. Aveva portato la nostra lingua in televisione”. Baudo ha anche sottolineato come Pino, pur non avendo un titolo di studio, fosse un uomo curioso e sempre attento al mondo che lo circondava: “era curioso, intelligente. E si mise a studiare da autodidatta. Si è formato da solo, aveva una grande voglia di sapere. Leggeva tanto, s’informava. Ha scritto anche libri e commedie, e scriveva benissimo. Negli anni si era trasformato in un intellettuale”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



PINO CARUSO MORTE: “PALERMO PERDE UN CONCITTADINO STRAORDINARIO”

La morte di Pino Caruso, attore e comico siciliano oltre che regista e scrittore, ha rappresentato una perdita immensa soprattutto per la sua città di origine, Palermo. A confermarlo sono le parole del sindaco Leoluca Orlando, riprese da Quotidiano di Sicilia: “Palermo perde un concittadino straordinario. Un uomo, un artista che ha contribuito alla rinascita della città, con la sua cultura, la sua ironia: dopo le terribili stragi del ’92, contribuì con la sua forza e le sue idee a dare speranza ai palermitani e alla città”, ha commentato il primo cittadino del capoluogo siciliano. Lo stesso Orlando ha poi voluto ricordare come Caruso avesse avuto un ruolo molto importante nel Festino di Santa Rosalia della svolta del 1995 – di cui vi fu direttore –  poiché da allora divenne momento di spettacolo e gioia, oltre che di riflessione e fede, e di “Palermo di scena”. Il ricordo di Pino Caruso proseguirà anche nella giornata di domani con alcuni omaggi annunciati dalla Rai. Rai Cultura proporrà una puntata di “Ieri e Oggi”, in onda domani alle 13.00 su Rai Storia. Si tratta dell’edizione del 1978, condotta da Enrico Maria Salerno in cui Caruso era ospite in studio con l’attore Raf Vallone. In quell’occasione furono ricordati i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, con aneddoti legati alla sua carriera e alla sua vita privata. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



MUSUMECI “SUA COMICITÀ FU DENUNCIA SOCIALE”

Pino Caruso si è spento all’età di 84 anni nella sua casa nei pressi di Roma. Attore, comico, regista e scrittore, Caruso ha rappresentato per mezzo secolo uno dei protagonisti della storia del costume italiano e siciliano, essendo stato testimone delle vicende che accadevano nel nostro Paese. Le sue origini artistiche risalivano al teatro drammatico come Turi Ferro e Leo Gullotta ma riuscì poi anche ad approdare sul piccolo schermo grazie alla maschera siciliana che lo rese uno dei comici più amati, in grado di mettere da parte la volgarità dando voce piuttosto all’intelligenza. Ad esprimere il suo grande cordoglio per la morte di Pino Caruso, vero simbolo della Sicilia e di Palermo, come riporta Quotidiano di Sicilia nell’edizione online, è stato anche il presidente della Regione Nello Musumeci che ha parlato di “grave lutto per la Sicilia e per il mondo della cultura italiano”, esprimendosi non solo a nome del governo regionale ma anche della comunità siciliana. “La comicità di Pino Caruso – ha aggiunto Musumeci – è stata al tempo stesso denuncia sociale implacabile, senza cortigianeria e senza sconti a nessuno. Ha saputo interpretare il sentimento a volte ambiguo e contraddittorio che ispira la quotidianità del siciliano”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ADDIO AL GRANDE COMICO SICILIANO

E’ morto Pino Caruso, attore comico siciliano. Aveva 84 anni ed era malato da tempo, ma sua moglie, che gli è stata vicino in questi ultimi giorni nell’abitazione di Roma, ha spiegato che «Se ne è andato sereno». A dare notizie della scomparsa del poliedrico artista nato a Palermo nel 1934, sono i principali quotidiano nazionali, che aggiungono altresì che nella giornata di domani, sabato 9 marzo, si celebreranno i funerali. E’ considerato uno dei grandi alfieri della “palermitanità” in televisione e al cinema, recitando assieme ad altri noti comici e attori del Belpaese come Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Lando Buzzanica. La sua fama è esplosa in particolare negli anni ’70, quando entra a far parte del noto Bagaglino di Roma, divenendo un volto noto della televisione pubblica. Nel 1979 lo vediamo così in Rai al fianco di Ornella Vanoni in “Due di noi”, quindi nel 1981 recita con Milva in “Palcoscenico” per la regia di Antonello Falqui, e nel 1982 è la volta di “Che si beve stasera?”, in onda su Rai Due.

PINO CARUSO È MORTO

Palermitano doc, ha dato tanto alla sua Palermo e ha fatto altrettanto. Dal 1995 al 1997 è stato autore e direttore di “Palermo di scena” su nomina del sindaco Leoluca Orlando, e durante quel periodo ha diretto il “Festino della svolta” manifestazione a ridosso della celebrazione liturgica della festa di Santa Rosalia e che Caruso ha trasformato in rappresentazione teatrale e itinerante. Fra i suoi ultimi lavori, la partecipazione per due stagioni, dal 2002, alla fiction di Canale 5, “Carabinieri”, in cui recitava nel ruolo del maresciallo Giuseppe Capello, nonché il film tv “L’onore e il rispetto”, in cui interpretava un mafioso, e il ruolo di prete nel film “La matassa” di Ficarra e Picone. Dopo essersi ritirato dalla televisione, si era dedicato alla scrittura, pubblicando numerosi aforismifra cui la raccolta “Il venditore di racconti”.