Paola Ferrari sale sul “podio” di Italia Sì per affrontare le polemiche di questi giorni, nate dall’intervista in cui è stata tirata in ballo anche Diletta Leotta. «Sono qua per ribadire un concetto che è stato interpretato in modo sbagliato in questi giorni. Io ho parlato in modo aperto, è un po’ un mio difetto, della mia contrarietà alla chirurgia estetica di un certo tipo per le ragazze molto giovani», ha esordito la giornalista sportiva. Dopo aver ribadito di non essere contraria alla chirurgia estetica, a patto che gli interventi non siano invasivi e tali da cambiare l’approccio della persona, è entrata nel merito della bufera che l’ha vista protagonista. «Mi hanno attaccata in tanti, perché spesso in Italia si cerca di abbassare sempre il livello della discussione. Dicono che lo abbia detto perché sia invidiosa e vecchia… Mi ha fatto piacere che mia figlia mi abbia detto che ho ragione». Ma non mancano delle frecciatine alla collega…
PAOLA FERRARI VS DILETTA LEOTTA: “NON È RIFATTA? CERTE COSE SI VEDONO…”
Quando Marco Liorni le fa notare che Diletta Leotta ha smentito di essersi rifatta, Paola Ferrari ha replicato: «Anche io posso dire che durante il giorno mi occupo di scissione dell’atomo, le cose si vedono… Nessuno critica niente. Io ho detto che una persona così artefatta non può essere un esempio per mia figlia, poi si può fare quello che si vuole». Lo stesso Maurizio Coruzzi, in arte Platinette, si è detto perplesso riguardo la smentita della Leotta: «E chi ci crede?». Elena Santarelli le fa notare però che ha sbagliato i modi: «Io al posto tuo avrei trovato una risposta più elegante e sarei stata zitta senza citare Diletta Leotta. Non puoi pensare di non essere attaccata quando la citi. Tra l’altro lei ha dichiarato che non è mai ricorsa alla chirurgia. Io mi sono rifatta il seno a 23 anni, e lo dico senza problemi, ma non lavoro per questo in tv». Paola Ferrari si è allora difesa con un’altra frecciata: «Io non ho mai citato la collega. Mi è stata fatta una domanda e io ho risposto. Non voglio dare visibilità alle persone più di quanta ne abbiano. Ho detto che è una collega molto brava e bella, ma su quello non lo ritengo un esempio. Io poi parlavo di interventi esagerati…».