Gordon Ramsay mette a rischio la propria vita correndo a 200 miglia all’ora a bordo della sua Ferrari. Padre di quattro figli e con un quinto bambino in arrivo, lo chef, famoso in tutto il mondo, con affari milionari tra gestione di ristoranti stellari e conduzione di programma televisivi di successo, venduti in tantissimi paesi, è solito mettere a rischio la propria vita correndo alla massima velocità a bordo della propria Ferrari. Il motivo? Sentire il brivido sulla propria pelle e sentirsi vulnerabile per apprezzare meglio tutto ciò che ha conquistato. Al “The Sun”, una fonte anonima, avrebbe rivelato che Gordon Ramsay “adora quello che si prova ad essere a una frazione di secondo da un incidente a 200 miglia all’ora. Lo fa sentire vulnerabile, non onnipotente come spesso si sente per tutto quello che gestisce ogni giorno a un ritmo pazzesco”.
Gordon Ramsay: “un altro secondo e sarei morto”
Non sarebbe la prima volta che Gordon Ramsay rischierebbe la vita. Il 52enne chef, infatti, sarebbe attratto dall’idea di schiantarsi mentre si trova sulla propria Ferrari. Lo chef, infatti, sarebbe convinto che “sentirsi vulnerabili ti tiene ‘affamato’, ti fa capire che nulla è scontato”. Alla fonte che ha poi rivelato tutto, lo chef avrebbe confidato che “quando sono su quella pista ricordo come ero 30 annifa, ambizioso, sempre pronto a spingermi fino all’estremo pur di farcela. Nient’altro mi riporta indietro a quegli anni se non correre al massimo con la mia Ferrari. Che si tratti di stupide immersioni con squali del cavolo o giocare davanti a 75.000 persone al Soccer Aid all’Old Trafford. Solo questo mi spinge a pensare: Un altro secondo e sarei morto. Ho bisogno di quel brivido per il mio equilibrio metale”. Per sentire quel brivido che gli consente di tuffarsi sempre in nuove sfide, dunque, lo chef non esita a mettere a rischio la propria vita correndo su piste fuori città o su piste professionistiche.