Claudia Galanti sta cercando di riprendere in mano la sua vita. Dopo il terribile lutto e la morte della figlia, ha deciso di trasferirsi in pianta stabile a Parigi, mettendo da parte il mondo dello spettacolo. Tra gli altri dolori della vita, anche l’arresto dell’ex compagno Arnaud Mimran. Il multimilionario si trova attualmente in carcere (è rinchiuso da quattro anni) e ne deve scontare altri quattro. La passione per la cucina, ha preso positivamente il sopravvento sulla vita dell’ex modella. Ed è per questo che oggi è assistente chef in un ristorante francese spera con il tempo, di potere aprire un locale tutto suo. “Io sopravvivo. Grazie a Liam e Tal e grazie alla cucina. Per il resto in Francia rimango popolare, ma perché sono la donna del più grande criminale di tutti i tempi, veda lei se le pare una bella situazione”, ha confidato l’ex modella paraguayana tra le pagine del settimanale Chi in edicola da oggi con il suo nuovo numero. La chiacchierata è avvenuta con Gabriele Parpiglia, suo grande amico. Proprio per questo, il giornalista qualche giorno fa, ha anche condiviso uno scatto in sua compagnia scrivendo: “Non potevo, non salutarti. E tu mi accogli in cucina, dove hai ritrovato il sorriso”.

Claudia Galanti, nuova vita da chef a Parigi

Claudia Galanti, ha finalmente ritrovato la sua vera dimensione. “Ho capito di aver vissuto una vita irreale. – svela tra le pagine della rivista diretta da Alfonso Signorini – Si ricorda quando mostravo sui social aerei, elicotteri privati, barche, soldi, viaggi? Era tutto finto. Io lo sapevo. Ma ballavo e mi piaceva ballare in quella vita. Di vero però ci sono stati tre figli e un grande amore, e a chi mi critica, sorrido. I figli sono vita. Ciò che mostriamo, a volte, sono gli errori che facciamo. Ma i figli salvano tutto”. L’ex modella ha confidato anche di avere meno amici del previsto. “Quando le possibilità economiche cambiano, ti volti e non c’è più nessuno”, ha specificato. Poi, riguardo questo particolare aspetto, ha aggiunto: “Ero un bancomat per molti di quelli che mi stavano accanto. Dentro di me lo sapevo, ma volevo ‘non vedere’. Poi, dopo la morte di Indila e l’arresto di Arnaud, sono spariti tutti. Nessuno che abbia chiamato per dirmi: ‘Claudia, hai bisogno?’. Anzi, ancora oggi qualcuno, convinto che io possa regalare qualcosa, mi chiama e mi dice: ‘Claudia, ho bisogno’. Li mando a quel paese”.