Emanuele Filiberto si difende a Live – Non è la D’Urso dall’accusa di aver tradito sua moglie Clotilde Courau, spiegando la natura dei suoi rapporti con Laeticia, vedova del cantante Johnny Hallyday. “Ho sempre voluto preservare il più possibile la mia vita privata, ma al momento bisogna far dei titoli”, spiega Emanuele Filiberto, che rivela di essere in parte divertito e in parte rattristito da questa notizia “perché ho perso uno dei miei migliori amici”. Johnny Hallyday, conferma infatti l’ospite di Barbara D’Urso, era “una persona a cui volevo tanto bene, un fratello, un amico”, e questa condizione oggi lo porrebbe molto vicino alla vedova, sua grande amica. Ma sua moglie Clotilde è a conoscenza di questo legame così profondo? “Clotilde lo sa più di qualsiasi altra persona – spiega Emanuele Filiberto – ma la cosa triste è che in questi scandali ci sono sempre dei bambini. Le mie figlie, che vivono in francia, o le figlie di Laetizia”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



Il primo incontro a Monaco

A pochi giorni di distanza dal suo cinquantesimo compleanno, Clotilde Courau continua a far discutere la stampa francese. La moglie di Emanuele Filiberto di Savoia riscuote sempre una forte attenzione da parte dei media e non tanto perché compagna di vita della famiglia reale che un tempo ha guidato l’Italia. Ancora oggi si ricorda quell’incontro fatale avvenuto a Monaco, quando il Principe di Venezia rimane colpito dallo sguardo dell’attrice. Quello stesso anno nascerà la prima figlia Vittoria e tre anni più tardi Luisa. Ed oggi Clotilde è ancora la compagna ideale di Emanuele Filiberto, sempre al suo fianco nelle occasioni mondane. Eppure, come ricorda il sito belga DH, sarà costretta a non condividere del tutto la sua vita privata con il marito. L’attrice è sempre rimasta a Parigi con le due figlie, mentre il Principe viaggia spesso e si divide fra Monaco, Italia, Los Angeles e la capitale francese.



Le battaglie di Clotilde Courau

L’uguaglianza di genere è una delle ultime battaglie di Clotilde Courau, attrice e moglie di Emanuele Filiberto di Savoia. L’artista francese infatti ha partecipato ad un incontro con gli studenti di tre università parigine per discutere della tematica. Rivestiti i panni di oratrice, la Courau ha perorato la causa dell’associazione Etincelle de Villiers-le-Bel per ricordare come qualsiasi donna possa fare ciò che vogliono e di come ogni porta rimanga aperta quando non si mettono delle barriere. Come sottolinea il giornale Le Parisien, la Courau ha evidenziato con maggior enfasi il fatto che le differenze siano la vera forza. E lo dice una donna che per tanti anni ha lottato contro quel cognome così “ingombrante” che le ha privato la possibilità di lavorare con diversi registi in tutto il mondo. Considerata a 20 anni come una promessa della cinematografia francese, i sogni dell’attrice si sono spenti alcuni anni più tardi. Per fortuna non per tutti, ma è inevitabile per la Courau chiedersi che cosa sarebbe potuto succedere se non fosse stata “la moglie di“.

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