Marco Caltagirone non ama apparire, ma ha scelto di inviare una lettera a Live – Non è la D’Urso per chiarire tutte le polemiche sul suo conto. “Tutelerò sempre la mia privacy – spiega l’imprenditore italiano – apparire è una scelta personale”. Sul mistero dei bambini presi in affido, Sebastian e Rebecca, aggiunge: “i figli sono di chi li ama o li cresce, i miei figli sono all’estero da sempre, tutelati da una cattiveria gratuita”. Assieme a Pamela Prati, spiega infine Caltagirone: “siamo una bella famiglia, questa è l’ultima volta che lo mettete in dubbio […] per noi esiste presente e futuro”. Una delle due agenti di Pamela Prati conferma inoltre che i due futuri sposi questa sera non saranno nello studio di Barbara D’Urso per questioni contrattuali: “hanno firmato un’esclusiva molto prima che la signora D’Urso ci chiamasse, Pamela può fare un registrato da fuori ma non la presenza in studio”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“ESISTE, TUTTO PRONTO PER IL MATRIMONIO”
Marco Caltagirone esiste veramente o è solo una trovata pubblicitaria? Un documento del comune di Roma smentisce di fatto Pamela Prati, che qualche giorno fa, corso di diverse interviste, ha annunciato di essersi già sposata civilmente e di essere in attesa del rito religioso. A Live Non è la D’Urso spazio alle manager della showgirl (tra le quali anche Eliana Michelazzo) che confermano l’esistenza del futuro sposo e smentiscono i dubbi sollevati di recente da Dagospia. “Mark Caltagirone esiste, è tutto pronto per il matrimonio”, poi una delle manager continua: “è tutto lecito”, ma condanna la necessità di “fare un processo sui social”. “A noi hanno detto che abbiamo costruito tutto questo perché Pamela andasse in televisione – continua la collega della Michelazzo – ma non è vero, abbiamo le mail di Mediaset e Rai che chiedono Pamela in televisione”. Inoltre, la showgirl non otterrebbe un compenso dalle sue ospitate: “Pamela prende il rimborso spese, non prende i soldi che hanno scritto da tutte le parti”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
LA REPLICA DI WANDA FERRO
Il matrimonio con Pamela Prati, la carriera da imprenditore ma non solo: Marco Caltagirone è una delle figure più oscure del momento e sorge più di un sospetto. L’ex star del Bagaglino ha recentemente annunciato di essersi sposata con l’imprenditore, un uomo che non ama apparire e talmente riservato da non lasciare alcuna traccia di sè. Ma c’è chi smentisce addirittura la sua esistenza: Wanda Ferro, onorevole, ha affermato di non aver mai conosciuto Caltagirone, quando invece si è parlato addirittura di un loro matrimonio. E c’è di più: Antonella Grippo, “ufficio stampa” del misterioso uomo, ha affermato a Dagospia di non averlo mai incontrato di persona. Ecco la lettera inviata al portale di Roberto D’Agostino: «Gentile Direttore, smentisco categoricamente di aver mai svolto attività di portavoce per Marco Caltagirone holding o per le signore Perricciolo e Michelazzo. Sono solo stata contattata, tramite messaggeria Facebook, da tale Mark Caltagirone e, poi, rintracciata al telefono dal sedicente Caltagirone che mi offriva di svolgere per lui mansioni di ufficio stampa. Ho chiesto al medesimo di propormi, via mail, una bozza di contratto che non è mai arrivata».
CHI E’ MARCO CALTAGIRONE? BELLA DOMANDA…
Prosegue Antonella Grippo nella missiva inviata a Dagospia: «Dopo di che, lo stesso mi ha proposto, preliminarmente, di fargli un’intervista telefonica. Ho accettato e traendo spunto dal suo “profilo” Facebook, ho elaborato le domande e costruito il pezzo. Non ho mai incontrato questa persona, non ho mai sottoscritto alcun contratto. Anzi, dopo aver realizzato l’intervista, ho insistito per ottenere un incontro con il medesimo per capire se la proposta di lavoro fosse concreta. Ma non ho risolto alcunché. Nel dubbio che si trattasse di una cosa poco chiara e non sapendo con chi avessi realmente parlato al telefono per intervista, ho rimosso il pezzo in tempi non sospetti. Non esiste alcuna forma contrattuale da me sottoscritta e non sono mai intercorsi rapporti di lavoro con Caltagirone. Conosco Perricciolo e Michelazzo, ma non ho mai lavorato per loro».