In vista della Giornata Nazionale Donazione Organi e Tessuti, Cristina Zambonini ha raccontato la sua storia a Vieni da me su Raiuno. Una storia incredibile, perché la giovane ha sconfitto un tumore ed è sopravvissuta a due trapianti di cuore. Non contenta, si è laureata in design al Politecnico, ha scalato il Monte Rosa e si è goduta un semestre all’estero, a Singapore. «Sicuramente l’ho vissuta come la seconda possibilità. Se già la prima volta sia io che chi mi era accanto l’abbiamo vissuta come un miracolo, questa volta significava sperare nell’impossibile», aveva raccontato a Il Giornale. «La malattia è fatta da aspetti diversi e col tempo ho scoperto che parlare e condividerla era di grande aiuto», raccontava Cristina Zambonini, che ha creato l’associazione Cuori 3.0. Nel suo futuro potrebbe esserci un libro. «Ritornare alla quotidianità non è affatto semplice ed è un momento più lungo di quanto si immagini. Entra in campo un processo di guarigione più mentale che fisica». (agg. di Silvana Palazzo)



CRISTINA ZAMBONINI A VIENI DA ME

Cristina Zambonini è una ragazza molto coraggiosa che, nonostante il calvario affrontato sin da quando aveva solo 18 anni, non ha mai perso il sorriso, la voglia di vivere e la speranza di poter avere una vita normale. Con il sorriso, infatti, a Cateriva Balivo, Cristina racconta tutto il percorso fatto per riuscire ad avere quella che, oggi, definisce una vita normale facendo tutto ciò che vuole. “Sin dal primo giorno sono tornata a lavoro, faccio sport e tutto ciò che mi passa per la testa. Forse ho solo più sonno degli altri, ma mi sembra un ottimo compromesso”, racconta Cristina, ma come è iniziata la sua lunga battaglia contro la malattia? Quando aveva 18 anni, Cristina comincia ad accusare dei forti doori che ‘hanno paraizzato a etto. I medici, però, non riuscivano a scoprire la causa a punto che le diagnosi parlavano di stress. Dopo tantissimi esami arriva a diagnosi dopo tre mesi: “è stata una diagnosi molto forte per una ragazza di 19 anni, ma per assurdo, sono stata contenta perchè finalmente ho capito cosa avessi. Era un tumore alla ghiandola surrenale destra causata da una sindrome ormonale molto rara“, racconta Cristina che è stata poi operata e, in seguito, ha dovuto affrontare una lunga riabilitazione.



“LA MIA VITA CON TRE CUORI”

Durante la riabilitazione, a Cristina viene diagnosticato anche il mordo di Crohn in seguito al quale è costretta a restare nuovamente per un ungo ricovero in ospedale. Cristina, però, riesce a superare tutto, ma arriva un’altra batosta. “Avevo ripreso in mano a mia vita, avevo festeggiato i mio compeanno, ma tre giorni dopo, una mattina mi sveglio e non respiro e a diagnosi è difficie da mandare giù ovvero cardiomiopatia dilatativa fulminante “ – spiega Cristina che, per riuscire a salvarsi, ha bisogno di un trapianto. Fortunatamente quel cuore arriva. Cristina viene sottoposta alla delicata operazione che supera tranquillamente riuscendo a condurre successivamente una vita normale. Il nuovo cuore di Cristina dura nove anni. Dopo un lungo periodo, arriva un’altra batosta. Cristina ha bisogno di un atro cuore. Quando tutto sembrava perso, arriva quel colpo di fortuna. “E’ arrivato il sabato sera come nei film. Non ci credeva nessuno e quella sera ho sentito arrivare la mia cardiologa che me l’ha detto sottovoce avendo paura della mia reazione e quel cuore è andato bene”, conclude Cristina che poi lancia un messaggio dichiarando quanto sia importante la donazione degli organi.

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