L’attesa è finita: è arrivato il momento di Game of Thrones, giunto all’ottava e ultima stagione. Se i fan della serie stanno aspettando con entusiasmo la prima puntata, gli attori sono stati travolti dalla malinconia, perché in effetti si tratta dell’inizio della fine del Trono di Spade. Poi la condivideranno con i telespettatori, che si ritroveranno a fare i conti con un “post-binge watching blues” senza precedenti. Si tratta della cosiddetta depressione da fine della propria serie preferita. Del resto questa serie fantasy non ha solo ridefinito il genere ma anche le vite di molte persone. Come quelle dei fan, che hanno aspettato due anni questo giorno. L’ascolto medio della settima stagione è stato di 32,8 milioni di telespettatori. Non è mancata la caccia a dettagli e particolari sui sei episodi che concluderanno al saga, la più cara della storia. Sono stati spesi 15 milioni di dollari a puntata.
GAME OF THRONES, CHE COSA RESTERÀ DEL TRONO DI SPADE
Chi siederà alla fine sul trono? Ma c’è un’altra domanda che si pongono gli attori che in questi otto anni si son dedicati ad un progetto che li ha trasformati in stelle. Chi sopravviverà dopo la fine di Game of Thrones, il primo vero blockbuster televisivo? «Passo notti insonni per tutto questo, c’è molta pressione, sono sopraffatto», ha dichiarato Kit Harington, il primo candidato. «Non riesco a credere che tutto sia finito. Stavolta leggevo il copione e mi dicevo: ora volto pagina e muoio», ha confessato Sophie Turner. Su cosa succederà però il segreto è massimo: per evitare fughe di notizie sono stati girati finali differenti, proprio come con Lost. Ma cosa resterà di Game of Thrones? Non è esagerato affermare che questa serie ha segnato un punto di svolta all’interno della storia della tv, né lo è pensare che sarà una sfida per gli altri produttori e canali. In un mercato saturo come quello televisivo, Game of Thrones ha dimostrato che la qualità fa la differenza. Ora però arriva la prova più importante di tutte: non deludere tutto quello che è stato fatto in questi anni. La grande scommessa è non deludere le aspettative.