Justine Mattera commenta ai microfoni di Storie Italiane la condanna della Corte di Cassazione, confermando la sentenza della Corte d’Appello, ad un anno e 2 mesi per Antony Repici, il giovane che si era finto il pornodivo Franco Trentalance e il ciclista veneto Filippo Pozzato cominciando a ricattare la showgirl che, quando ha scoperto tutto, ha deciso di denunciarlo. “Dopo sei anni, finamente, è stata confermata a mia vittoria. Vediamo, poi, cosa succederà: se ci sarà risarcimento o se andrà in prigione”, afferma Justine Mattera che, poi aggiunge – “questo dimostra che bisogna denunciare. Contro ogni forma di violenza, la denuncia è l’unico modo per proteggerci. Ci abbiamo messo sei anni, ma non ho mai mollato perchè persone così devono capire che non possono permettersi di ricattare la gente”. 



JUSTIN MATTERA: “REPICI RICATTAVA ME E I MIE FIGLI”

Justin Mattera esprime soddisfazione ai microfoni di Eleonora Daniele per la decisione della Corte di Cassazione di confermare la condanna ad un anno e due mesi per Repici che, però, come spiega Roberta Bruzzone, ospite di Storie Italiane, avrà la pena sospesa se non ha precedenti penali. La Mattera, inoltre, aggiunge altri dettagli sul ricatto: “non ricattava solo me, ma anche i miei figli. Diceva che avrebbe rovinato tutta la mia carriera, il matrimonio. In reatà non aveva niente e per salvarmi la reputazione voleva dei filmati compromettenti” – spiega la Mattera – “sono felice, però, voglio vedere cosa succederà a questo signor Repici. Sicuramente ci penserà su due volte prima di ricattare un’altra persona”. Roberto Alessi, poi, ospite della trasmissione di Raiuno dice: “non rinunciare al risarcimento danni perchè è l’unica pena che lui dovrà pagare”. “Il risarcimento dovrebbe esserci, vedremo se potrà pagarlo”, conclude Justin Mattera.

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