Rai Movie chiude? Dilaga la protesta sui social network, spunta una petizione su Charge.org per salvare il canale della televisione di Stato dedicato interamente al mondo del cinema. «L’Amministratore delegato della Rai, in un piano di riorganizzazione dell’azienda, ha pensato male di chiudere RaiMovie. Increduli e incapaci di capire le illogiche politiche dei vertici Rai, chiediamo a gran voce un dietro front degli stessi» scrive Vincenzo Sarno, un’iniziativa che ha raccolto oltre 15 mila firme e vanta sostenitori protagonisti nel mondo della settima arte: da Alberto Barbera a Vinicio Marchioni, passando per Eleonora Danco e Alessandro Gassmann. Su Twitter, Alessandro Borghi ha commentato: «Stamattina ho chiesto ad una persona, a cui voglio molto bene, di spiegarmi la situazione Rai Movie. Lei mi ha mandato questo messaggio, e non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Non ha alcun senso chiudere Rai Movie. Usiamo la testa per favore. Ogni tanto. Grazie».



RAI MOVIE CHIUDE, LA PRECISAZIONE DI VIALE MAZZINI

«Ridisegnare l’offerta cinematografica, aumentare gli investimenti e comunicare il prodotto con nuovi brand, a cominciare dalla nascita di un nuovo canale. Sono questi alcuni degli obiettivi del Piano industriale Rai» scrive in una nota Viale Mazzini, sottolineando che i canali non saranno chiusi ma verranno chiusi e «per quanto concerne il contenuto cinematografico si è ritenuto, in linea con una visione più strategica della divisione per canali, di procedere a una migliore razionalizzazione e valorizzazione dell’offerta elaborata in base alla composizione del pubblico». E viene sottolineato: «Per tale motivo, a fronte di una proposta attuale che prevede un solo canale di cinema (Rai Movie), il Piano disegna un’offerta cinematografica ancora più presente su più canali. Ciò consentirà, peraltro, di andare maggiormente incontro alle esigenze del pubblico offrendo meno repliche e una più ricca e varia programmazione di cinema, serie tv e contenuti originali. Quanto al nuovo canale, che nascerà non dalla chiusura ma dalla fusione di Rai Premium e Rai Movie, e a Rai 4, nel Piano Industriale sono stati costruiti tenendo conto della profilazione riguardante generi e fasce di età: l’individuazione di due canali, uno più orientato al pubblico femminile e uno a quello maschile, deriva dalla necessità di costruire un prodotto che sia appetibile per una platea sempre più ampia». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

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