Carlo Brenner non ha quel cognome importante e altisonante che dimostra il suo legame con il padre Vittorio Sgarbi. Primogenito di tre figli e con un fiorente percorso in diverse università, Carlo lavora a Roma dopo aver ultimato un master in Affari e relazioni internazionali. Opera in questo campo da alcuni anni, tanto che da tre lo vediamo all’interno della Banca Intesa Sanpaolo proprio con questo ruolo. In precedenza ha scritto anche come freelance per The Post nella sua versione estera ed ha fatto diversi interventi come inviato per alcune emittenti nazionali o per Radio Radicale. Nonostante sia uno dei “figli di”, la sua storia si discosta di molto da quella di tanti figli d’arte. E visto che si parla di Sgarbi la definizione non potrebbe essere più azzeccata. Rimane nella storia della tv italiana il suo aspro litigio con il genitore durante un’ospitata al Maurizio Costanzo Show, dove il critico ancora una volta ha ribadito di non voler fare il padre, nonostante lo sia a tutti gli effetti. “Non sono sposato, non voglio avere dei figli“, ha sottolineato infatti alcuni anni fa in un’intervista a Novella 2000. Per poi ribadire il concetto anche nel salotto del noto giornalista, un incontro con il figlio Carlo finito poi in un forte litigio. All’epoca, ricorda Libero Quotidiano, Costanzo ha preso posizione con fermezza contro Sgarbi, scegliendo anche per questo di non invitarlo più nel suo programma. Clicca qui per rivedere il video di Vittorio Sgarbi e Carlo Brenner.
Carlo Brenner, il figlio di Vittorio Sgarbi: il suo rapporto col padre
Nato dalla relazione fra la scomparsa stilista Patrizia Brenner e Vittorio Sgarbi, Carlo Brenner ha scelto di portare il cognome della madre. E questo nonostante il noto critico d’arte lo abbia riconosciuto subito alla nascita, rimanendo presente nella sua vita più come una figura di contorno che come un vero genitore. Questa per lo meno la versione di Carlo. Una scelta che lo stesso Sgarbi non ha mai negato e che anzi ha ribadito durante l’ospitata al Maurizio Costanzo Show di alcuni anni fa, quando ha evidenziato anche di aver mantenuto il figlio versando alimenti all’ex compagna per un totale di 11 milioni al mese. Un gesto che avrebbe compiuto senza opporvisi, ma che ai suoi occhi forse avrebbe meno vale di fronte ad altro. La possibilità per esempio di regalare al figlio una carriera nello spettacolo grazie al suo cognome. “Qua come c’è, come mio figlio”, ha ribadito all’epoca dei fatti. “Essere padre vuol dire un’altra cosa“, ha ribattuto invece Carlo Brenner, ricordando anche che non si è mai sentito figlio di Sgarbi per via del legame affettivo che non avrebbe mai avuto. “Non posso essere orgoglioso perché non ho mai ricevuto un’educazione da parte tua“, ha sottolineato ancora. Da quel momento in poi, Carlo non è più ritornato sull’argomento, preferendo concentrarsi sulla propria carriera lavorativa.