Patrizia Brenner è una delle donne da cui Vittorio Sgarbi ha avuto un figlio. Dalla relazione con il critico d’arte è nato Carlo, che attualmente lavora in Banca Intesa Sanpaolo. Purtroppo l’ex moglie di Sgarbi non può gioire dei successi professionali del figlio, perché è morta nel 2002, all’età di 52 anni. Non ce l’ha fatta a vincere la malattia contro cui aveva combattuto negli ultimi quattro anni di vita. Stilista e appassionata del suo lavoro, è deceduta nel padiglione Granelli del Policlinico a Milano. Qui le fu diagnosticata la leucemia e si fece curare. Nonostante gli alti e bassi legati alla malattia, ha continuato a disegnare le sue collezioni di abiti etnici, lasciando sempre al primo posto delle sue priorità suo figlio. Anche negli ultimi mesi di vita, quando la malattia riesplose dopo un periodo di tregua favorito da un trapianto al midollo, Patrizia Brenner seguì “il suo Carlino” e gli organizzò anche le vacanze estive. Ricordata come una donna dolce e tenace, due anni prima di morire vinse una causa intentata contro Vittorio Sgarbi per il riconoscimento del figlio.



PATRIZIA BRENNER, LA BATTAGLIA CONTRO LA LEUCEMIA

Fu una vertenza molto complessa, infatti il confronto – ricorda la Repubblica in un’articolo dell’epoca – fu durissimo. Ma Patrizia Brenner, che sapeva già di avere la vita segnata da una malattia grave, continuò a battersi per il figlio, per proteggerlo e garantirgli un futuro sereno. Dopo quattro anni di battaglia contro la leucemia, dunque, la morte. La notizia addolorò il mondo della moda. Elio Fiorucci ad esempio la ricordò come «una persona speciale». I due erano amici, anche se non si vedevano da molti anni. «Ma ne conservo un ricordo molto bello». Fiorucci colse l’occasione per precisare che avrebbe partecipato al funerale «non in quanto rappresentante del mondo della moda» e che quindi il suo dolore era «personale, per la persona come essere umano». Tempo fa anche Vittorio Sgarbi ha parlato di Patrizia Brenner, e in particolare della lunga battaglia per il riconoscimento del figlio. «Io lo avrei riconosciuto anche subito. Ma  mia madre non voleva… si è messa in mezzo», raccontò a Grazia nel 2011.



VITTORIO SGARBI SU PATRIZIA BRENNER

Vittorio Sgarbi in quell’intervista raccontò di essersi comunque occupato del figlio Carlo, avuto da Patrizia Brenner. «Davo a sua madre undici milioni (di lire, ndr.) al mese. A dire la verità, speravo di cavarmela con cinque». Quando poi è morta, ha proposto a suo figlio di andare a vivere con lui a Roma. «Gli avrei fatto da padre e da madre, lui avrebbe avuto una vita bellissima. E invece ha preferito starsene a Varese con un badante». All’epoca di questa intervista erano trascorsi dieci anni dalla morte di Patrizia Brenner. E Vittorio Sgarbi spiegò che il figlio lo accusava di non essersi imposto. A proposito del fatto che forse lui preferiva non occuparsi del figlio Carlo, il critico d’arte aggiunse: «Guardi che io avrei fatto la mia vita, comunque. Non credo nella paternità. I figli sono delle madri. È la natura a dirlo. Una donna per fare un figlio ci mette nove mesi, un uomo dieci minuti…».

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